Lo sport italiano reagisce dopo la tragedia di Rieti
Per la morte di Raffaele Marianella, la FIP dispone che le partite della Sebastiani Rieti si giochino a porte chiuse,
Si è svolta nel pomeriggio di lunedì 20 ottobre, in modalità web conference, la riunione straordinaria del Consiglio Federale FIP, presieduto da Giovanni Petrucci, convocata a seguito del tragico episodio avvenuto nella serata di domenica 19 ottobre nei pressi di Rieti, dove un assalto al bus dei tifosi del Pistoia Basket ha provocato la morte di Raffaele Marianella, uno dei due autisti del mezzo.
Nel corso dell’incontro, il presidente Petrucci ha espresso “profonde e sentite condoglianze alla famiglia Marianella” e ha condannato con fermezza l’accaduto: “Chi ha assaltato il pullman non è un tifoso, ma un delinquente. Dobbiamo difendere la pallacanestro e il tifoso per bene, quello che porta la famiglia alle partite”.
Alla riunione ha partecipato anche Luciano Buonfiglio, presidente del CONI, che ha chiesto un segnale forte contro ogni forma di violenza nello sport: “Sono al vostro fianco insieme ai ministri Andrea Abodi e Matteo Piantedosi per le iniziative che deciderete di intraprendere”.
Luca Bianchi, commissario tecnico della Nazionale, ha sottolineato l’importanza di reagire senza cedere alla paura: “Basta il gesto di uno per inquinare il lavoro di tutti. Potevamo annullare il raduno, ma abbiamo deciso di tenerlo nel rispetto del lutto e del lavoro degli Azzurri”.
Mano pesante sulla Sebastiani Rieti
L’Ufficio della Procura Federale ha aperto un fascicolo d’indagine, chiedendo al Tribunale Federale di disporre in via cautelare che le gare casalinghe della RSR Sebastiani Rieti si disputino a porte chiuse fino al termine delle indagini. È stato inoltre annullato l’incontro amichevole previsto per mercoledì 22 ottobre a Roma tra la Nazionale Italiana e la Sebastiani Rieti.
Lutto al braccio e minuto di silenzio
Per onorare la memoria di Raffaele Marianella, il presidente Petrucci, con il consenso unanime del Consiglio, ha disposto un minuto di silenzio e il lutto al braccio in tutte le gare della settimana, in ogni campionato, come segno di rispetto e unità del mondo del basket italiano di fronte a una tragedia che non può e non deve ripetersi.