Ambulanza 118 (foto Massimo Todaro)
Ambulanza 118 (foto Massimo Todaro)

Nella tarda serata di sabato 8 novembre, una soccorritrice del 118 è stata aggredita a Taranto a bordo di un’ambulanza da un giovane motociclista, presumibilmente in stato di ebbrezza.

L’uomo, rimasto coinvolto in un incidente nel centro città, era stato soccorso dal personale sanitario e stava per essere accompagnato in ospedale per accertamenti. Una volta all’interno del mezzo, avrebbe improvvisamente dato in escandescenze, colpendo la soccorritrice e danneggiando parte delle attrezzature a bordo.

Gli altri operatori hanno tentato di riportarlo alla calma, ma la violenza dell’aggressione ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. La donna, ferita e sotto choc, è stata medicata all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Le sue condizioni non sono gravi.

UGL Salute: “Subito bodycam per operatori del 118”

”Ancora una volta un’operatrice sanitaria è stata vittima di violenza mentre svolgeva il proprio dovere, soccorrendo un cittadino ferito. È l’ennesima dimostrazione di quanto il personale sanitario sia esposto quotidianamente a rischi inaccettabili”. Lo dichiarano Gianluca Giuliano, segretario nazionale UGL Salute, ed Errica Telmo, segretario provinciale UGL Salute Taranto.

”Esprimiamo piena solidarietà alla collega aggredita e ribadiamo che servono misure immediate e concrete per tutelare chi lavora nei servizi di emergenza. Le aggressioni non sono più episodi isolati, ma un fenomeno ormai strutturale che mina la sicurezza e la serenità degli operatori”, sottolineano Giuliano e Telmo.

”Tra le misure più efficaci e urgenti, chiediamo l’estensione dell’utilizzo delle bodycam a tutto il personale del 118, come già avviato positivamente dalla ASL di Brindisi, che ha recepito le nostre proposte. Questi dispositivi rappresentano un deterrente concreto contro i comportamenti violenti e uno strumento di tutela sia per i lavoratori sia per gli utenti”, prosegue la nota.

”Non è più accettabile che chi indossa una divisa e si prende cura della salute degli altri debba temere per la propria incolumità. Serve un impegno immediato da parte delle istituzioni e delle aziende sanitarie affinché la sicurezza diventi una priorità reale e non solo dichiarata”, concludono i dirigenti UGL Salute.