Le principali associazioni di categoria dei tassisti di Taranto (Casartigiani Taranto, Confesercenti Taranto, Unsic Taranto, URI TAXI e LLP Taranto) hanno lanciato un appello urgente alle istituzioni per fronteggiare la crescente diffusione del trasporto abusivo di persone, un fenomeno che, secondo quanto riferito, non si limita più alla zona portuale ma si estende all’intera città.

Le sigle sindacali segnalano la presenza costante di conducenti privi di licenza che esercitano l’attività di trasporto passeggeri in violazione delle normative. Il problema, già evidente nei giorni di arrivo delle navi da crociera, si è aggravato con l’utilizzo di canali social e piattaforme online, attraverso cui vengono promosse e prenotate corse completamente fuori da ogni tracciabilità e controllo.

Tra le criticità evidenziate anche l’uso scorretto delle autorizzazioni per il noleggio senza conducente, sfruttate per offrire un servizio taxi senza i requisiti di legge. Le associazioni denunciano che il fenomeno ha già provocato episodi di tensione e aggressioni ai danni dei tassisti regolari, minando la sicurezza degli operatori e l’immagine della città agli occhi dei turisti.

In una nota congiunta, le organizzazioni esprimono ringraziamento alla Polizia Locale, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza per le attività di controllo svolte di recente nell’area portuale, considerate un primo segnale positivo.

Tuttavia, i tassisti chiedono interventi strutturali e immediati. Le richieste includono:

  • un’intensificazione dei controlli su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione alle aree turistiche e all’applicazione puntuale delle sanzioni previste dalla legge;
  • misure restrittive per impedire l’accesso ai mezzi non accreditati nelle zone portuali;
  • l’istituzione di un tavolo tecnico permanente con le rappresentanze di categoria;
  • la tutela dell’incolumità fisica e lavorativa dei conducenti regolari.

Le associazioni ribadiscono la volontà di collaborare con le autorità per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza del servizio, ma preannunciano lo stato di agitazione della categoria qualora non vi siano risposte concrete e tempestive. La mobilitazione, sottolineano, avrà l’obiettivo di difendere la legalità e i diritti dei lavoratori del trasporto pubblico non di linea.