Taranto, spiaggia di Saint Bon ai privati: lavoratori della Difesa in rivolta
L’accusa della Cisl Fp: “Errore clamoroso di Marigenimil”

Un errore nella planimetria e un contenzioso durato vent’anni hanno portato a un esito clamoroso: l’area antistante la spiaggia di Saint Bon, comprendente il parcheggio e la strada di accesso, passa a una società privata, rendendo di fatto impossibile l’accesso allo stabilimento.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 28248 del 24 ottobre 2025, ha respinto il ricorso del Ministero della Difesa, confermando la decisione della Corte d’Appello di Lecce. La vicenda, secondo quanto denunciato dalla Cisl Fp Difesa, rappresenta “un’ingiustizia ai danni dei lavoratori civili”.
“È tanta la rabbia dei lavoratori - ha dichiarato Massimo Ferri, coordinatore nazionale della Cisl Fp Difesa -. Una vicenda assurda che colpisce chi, con sacrificio, garantisce servizi di benessere sociale calmierando anche i costi per i dipendenti monoreddito“.
La Cassazione ha ritenuto valida la planimetria allegata alla promessa di vendita, nella quale una “manina” di Marigenimil Taranto aveva, per errore, incluso con una linea gialla aree che non avrebbero dovuto essere vendute.
“È un duro colpo per l’intera città e uno schiaffo a chi cerca di rendere accessibili servizi essenziali ai lavoratori”, aggiunge Umberto Renna, segretario territoriale della Cisl Fp Taranto-Brindisi.
Secondo la sigla sindacale, la decisione della Cassazione rappresenta il punto più critico di un processo di erosione dei diritti dei dipendenti civili della Difesa. “Gli organismi di protezione sociale del personale civile sono diventati terreno di conquista per interessi di lucro, tradendo le finalità originarie di benessere e inclusione”, sottolineano Ferri e Renna.
La Cisl Fp annuncia ora una nuova fase di mobilitazione, chiedendo chiarezza sulla gestione della vendita e il ripristino dell’accesso al lido ufficiali per il personale civile. “La stagione del dialogo conciliante non basta più è tempo di un approccio diverso, fondato sulla trasparenza e sulla tutela dei lavoratori”, conclude Ferri.