“A Taranto il terziario traina, ma i profili professionali scarseggiano”
A Job Orienta, Confcommercio Taranto presenta la sua indagine

A Job Orienta, il salone pugliese dedicato a orientamento e lavoro in corso alla Fiera del Levante fino al 16 maggio, Confcommercio Taranto ha presentato un’interessante indagine sulle esigenze occupazionali delle imprese e sulle aspirazioni dei giovani in uscita dai percorsi scolastici.
L’indagine si è sviluppata su due fronti: un campione rappresentativo del 10% delle aziende attive nei 29 comuni della provincia di Taranto e 10 istituti scolastici superiori distribuiti sul territorio jonico.
“L’obiettivo – ha spiegato Tullio Mancino – è fornire uno strumento utile per migliorare il sistema locale di orientamento, allineando le politiche pubbliche ai fabbisogni reali di imprese e giovani”. Da qui la nascita di un Patto per il Futuro che coinvolge anche Comuni e scuole.
Tra i dati emersi spiccano diversi segnali critici: il 23% delle imprese prevede assunzioni, ma incontra gravi difficoltà nel reperire profili adeguati, in particolare nei settori del commercio e del turismo. Il mismatch è aggravato da una scarsa conoscenza tra i giovani del tessuto produttivo locale e da una debole relazione tra scuola e impresa.
Leonardo Giangrande ha posto l’attenzione su un dato allarmante: solo il 5% dei giovani intervistati manifesta interesse per l’autoimprenditorialità, mentre il settore della blue economy non è stato indicato come prospettiva occupazionale, nonostante l’enorme potenziale legato al mare.
La fotografia tracciata da Confcommercio conferma una crisi demografica accentuata nel territorio tarantino (3° in Puglia per calo tra i 0 e i 17 anni) e una bassa percentuale di laureati occupati (22,1%), mentre l’alta formazione non risulta tra i requisiti più richiesti dalle imprese.
Infine, come osservato da Giuseppe Spadafino, una parte significativa delle aziende non è a conoscenza degli incentivi per l’assunzione di giovani under 36. Una carenza informativa che ha spinto Confcommercio a costituire una nuova categoria professionale e ad avviare la creazione di un centro servizi per le imprese, volto a facilitare l’incontro tra competenze e necessità operative.
Il messaggio lanciato da Job Orienta è chiaro: senza un sistema integrato tra formazione, impresa e istituzioni, la sfida dell’occupazione rischia di restare incompiuta.