Da sx: Giuseppe Manfuso e Gennaro Oliva
Da sx: Giuseppe Manfuso e Gennaro Oliva

La UIL Taranto e UILPoste Taranto esprimono forte preoccupazione per la prolungata chiusura dell’ufficio postale di Crispiano, programmata dal 23 giugno all’8 agosto per i lavori di adeguamento legati al progetto “Polis” finanziato con fondi PNRR.

A preoccupare il sindacato è l’assenza di soluzioni alternative capaci di garantire l’accesso ai servizi essenziali per oltre 13mila cittadini, tra cui numerosi anziani, lavoratori e soggetti fragili. “Non mettiamo in discussione l’utilità del progetto – affermano Giuseppe Manfuso, segretario generale di UILPoste Taranto, e Gennaro Oliva, coordinatore territoriale della UIL Taranto – ma non possiamo accettare che l’innovazione si traduca in disagio per la popolazione”.

Secondo quanto indicato dal Comune, i cittadini dovrebbero rivolgersi all’ufficio postale di Statte, situato a oltre sei chilometri di distanza. Una misura che, per il sindacato, rappresenta un carico insostenibile per chi non dispone di mezzi propri o ha difficoltà di deambulazione.

“Ci chiediamo perché non si sia previsto un presidio mobile, già adottato da Poste Italiane in altre realtà”, osserva Manfuso. Oliva aggiunge: “La situazione diventerà ingestibile, con lo sportello di Statte che già serve 15mila persone e dovrà accoglierne altrettante da Crispiano. Il rischio di disservizi è reale, soprattutto nei mesi estivi in cui il personale è ridotto per le ferie”.

UIL e UILPoste richiedono un intervento immediato da parte della direzione di Poste Italiane, sollecitando l’attivazione di una struttura prefabbricata o un ufficio mobile temporaneo a Crispiano, in grado di evitare disagi alla popolazione.

“La presenza capillare è sempre stata una delle qualità di Poste Italiane – concludono Manfuso e Oliva – ma oggi questa promessa rischia di venir meno. L’azienda ha il dovere di garantire continuità di servizio, soprattutto in un momento di transizione come questo”.