MASSAFRA – Doppio appuntamento con la letteratura nel fine settimana a Massafra nell’ambito della rassegna di incontri con l’autore organizzata e promossa dalla libreria Iman di Salvatore Fuggiano.

Venerdì 24 ottobre prossimo alle 18:30 la sede di via Colonnello Scarano, in collaborazione con l’associazione “AMAnoAMAno”,ospiterà Walter Spennato che presenterà “Nella casa delle nuvole rovesciate” edito Besa Muci.

Sociologo ed educatore, Walter Spennato coordina la casa per la vita “Artemide” di Racale, in provincia di Lecce. Da anni si dedica al disagio psichico, all’inclusione sociale e alla realizzazione di progetti di Terapia Emotiva. Non nuovo alla letteratura, Spennato ha scritto tre raccolte di racconti: Piccoli omicidi del cazzo, Quanto mi dai se ti uccido?, Piccole storie finite male. È l’ideatore del progetto di arte pubblica “Questo non è un poster”, con cui promuove campagne di sensibilizzazione contro lo stigma legato alla salute mentale.

L’ultima fatica letteraria di Spennato conduce il lettore in una comunità residenziale dove le vite fragili si intrecciano tra speranze disilluse e resistenze quotidiane. Le pagine raccontano di solitudini condivise, di persone che affrontano la propria esistenza in un equilibrio precario tra normalità e disagio psicologico, e di relazioni che, pur nella loro difficoltà, mantengono un’intima forza. Ogni capitolo è un frammento di vita che svela la complessità dell’animo umano, lontano dalle facili consolazioni. Senza retorica, l’autore esplora la condizione di chi è marginale, restituendogli dignità e voce. Una lettura che scuote e provoca al tempo stesso costringendo a riflettere sull’autenticità della propria esistenza e sulla fragilità dell’essere umano, spesso invisibile agli occhi di una società che preferisce non vedere.

A dialogare con l’autore e condurre il pubblico tra storie e pezzi di vita resi eterni dalla letteratura sarà Natale Martucci.

Sabato 25 ottobre alle 18:30 il salotto letterario massafrese accoglierà Gliuliana Salvi. L’autrice presenterà il romanzo “Clementina” edito Einaudi accompagnata dalla professoressa Anna Conte.

Giuliana Salvi è nata e vive a Roma. Dopo un passato come redattrice televisiva ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Clementina è il suo esordio letterario.

Ispirato alla storia vera della bisnonna dell'autrice, Clementina è un romanzo la cui cifra distintiva è la forza di un personaggio estremamente contemporaneo. Al centro delle pagine una donna «tutta gesti», viva, carismatica, inquieta, sempre in cerca di qualcosa, pronta a superare i confini della memoria famigliare e ad abitare la nostra. La forte personalità di Clementina appare chiara già dalla sinossi del romanzo in quarta di copertina: “È il1916, la Grande Guerra infuria e Clementina ha una sua personale battaglia da combattere. Suo marito Cesare, prima di morire, le ha fatto promettere che dovrà garantire ai loro figli la possibilità di realizzarsi, come avrebbe fatto lui. Così Clementina lascia Roma con Filippo, Emira e Francesco, e torna a vivere a Lecce nella casa di famiglia insieme alle due sorelle, Maria e Anna, cucite strette l’una all’altra da una complicità assoluta. È Germain, professore francese pacato e visionario, a suggerirle la strada per mantenere la sua promessa: se è stata lei a curare l’istruzione di Filippo, perché non aiutare nello studio anche altri ragazzini? E non come atto di carità, ma per lavoro? Quando, vincendo le proprie resistenze e quelle del suo tempo, Clementina decide di accettare i primi allievi, non immagina che insegnerà per più di vent’anni e fonderà nella sua casa una vera e propria scuola. Soprattutto non immagina che nel tentativo di aiutare i propri figli a realizzarsi, finirà per realizzare sé stessa. Molto tempo prima, Clementina era una ragazza che scriveva racconti, un’adolescente che voleva leggere e studiare e che secondo il padre «sarebbe stata un maschio perfetto», e poi una giovane moglie di poche parole e molti pensieri, capace di conquistarsi nella casa matrimoniale una stanza tutta per sé. Ma gli anni di Roma sono stati anche gli anni del grande dolore. Solo mettendo a punto il suo metodo d’insegnamento, empirico e tutt’altro che convenzionale, Clementina ritroverà quella parte di sé che aveva perso. Intanto la Storia del primo Novecento – il fascismo, la guerra – le arriva addosso, a volte con violenza, più spesso come un rumore di fondo. Mentre lei continua a fare la sua piccola, domesticissima, rivoluzione”.

Una doppietta di appuntamenti imperdibile per i lettori appassionati e non quella che animerà questo weekend all’insegna di incontri che promettono di affascinare ed incuriosire il pubblico.