Mattia (Socialismo XXI): “Falsità sul PSI a Taranto, la storia non si cancella”
Il segretario regionale attacca chi ha stravolto l’identità socialista: “Abbiate almeno il buon senso di tacere”

«Ho letto tante falsità pronunciate da chi ha distrutto un’identità storica come quella del PSI a Taranto». A parlare è Salvatore Mattia, segretario regionale di Socialismo XXI Puglia, che attraverso una nota interviene per difendere la storia e l’autenticità del movimento socialista nella città ionica, rivendicando l’impegno di chi ha lavorato per ricostruirlo, spesso in solitudine.
«Sono un socialista di sinistra da sempre e con pochi altri ho ricostruito il partito in un momento in cui molti lo abbandonavano per cercare spazi altrove, spesso solo per convenienza. Oggi milito con orgoglio in Socialismo XXI, erede della tradizione nata nel 1892», sottolinea Mattia.
Il segretario non risparmia critiche a chi, secondo lui, ha piegato la storia del PSI a logiche estranee alla cultura socialista: «Alcuni, arrivati da fuori, hanno aderito alla destra e alla Lega già dal 2022. Lo hanno fatto cercando di appropriarsi della realtà socialista tarantina costruita da noi, arrivando persino a creare pacchetti di tessere non autorizzate e a pagarle di tasca propria».
Mattia ricorda anche il decisivo intervento del segretario nazionale Oreste Pastorelli, che nel 2020, su sua segnalazione, bloccò quei tentativi, restituendo le somme versate irregolarmente: «Lo statuto del PSI prevede il tesseramento solo online e individuale, o cumulativo se autorizzato dal segretario provinciale e in accordo con quello nazionale. Quelle manovre furono illegittime».
Il messaggio finale è diretto e senza giri di parole: «Abbiate almeno un po’ di buon senso: tacete, e non attribuite ad altri responsabilità che sono solo vostre».