Mitilicoltura tarantina: continuano i test di decontaminazione
Nonostante i sabotaggi, le istituzioni coinvolte si sono riunite d’urgenza per fare il punto della situazione e pianificare le azioni future

Prosegue a Taranto, nonostante le difficoltà, il progetto di sperimentazione per la decontaminazione dei mitili trasferiti dal primo seno del Mar Piccolo al Mar Grande. Il percorso scientifico, sviluppato in collaborazione tra il Commissario straordinario Vito Felice Uricchio, ARPA Puglia, ASL di Taranto e CNR-IRSA di Taranto, ha subito un’interruzione nei giorni scorsi a causa di un grave atto di vandalismo: sono infatti state sottratte le reste utilizzate nella fase sperimentale.
Nonostante questo sabotaggio, le istituzioni coinvolte si sono riunite d’urgenza per fare il punto della situazione e pianificare le azioni future. L’obiettivo comune è garantire la continuità del progetto e sfruttare i primi risultati, che si stanno rivelando incoraggianti per la tenuta e la qualità dei mitili trasferiti nel Mar Grande.
Durante l’incontro sono state analizzate anche altre criticità emerse in precedenza, come la predazione delle reste da parte di tartarughe e orate. Un confronto tecnico-scientifico è stato avviato per individuare soluzioni efficaci e sostenibili.
“La mitilicoltura tarantina, con il suo immenso valore culturale, ambientale ed economico, sta affrontando sfide senza precedenti”, ha dichiarato il commissario Uricchio, sottolineando la necessità di rafforzare la collaborazione tra istituzioni e operatori del settore.
Il progetto in corso rientra in una più ampia strategia per rilanciare il comparto, attraverso una piena sinergia interistituzionale e il sostegno scientifico necessario a tutelare una risorsa millenaria della città dei due mari. L’auspicio è che, con l’impegno comune, si possano gettare le basi per un futuro sostenibile e prospero per la mitilicoltura tarantina.