Palazzo di Città - Municipio Taranto (foto Todaro/AntennaSud)
Palazzo di Città - Municipio Taranto (foto Todaro/AntennaSud)

La Rete Professioni Tecniche Ionica (RPT), che rappresenta oltre 5.000 iscritti tra ingegneri, architetti, geologi, agronomi, periti, chimici e geometri della provincia di Taranto, ha trasmesso una nota ufficiale al Comune di Taranto chiedendo il ritiro o la rettifica dell’avviso pubblico finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse per la collaborazione su progetti di ricerca e innovazione nel settore ICT.

La lettera, indirizzata alla direzione Sviluppo Economico e Imprese e all’assessore alle attività produttive Francesco Cosa, contesta diversi aspetti dell’avviso pubblicato il 21 ottobre scorso sul sito istituzionale dell’ente.

Secondo la RPT, i contenuti dell’avviso non rispecchiano le finalità dichiarate dall’amministrazione comunale e presentano criticità sostanziali: in particolare, la previsione di collaborazioni a titolo gratuito della durata biennale, in contrasto con l’articolo 8 del decreto legislativo 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici) e con la legge 49/2023 sull’equo compenso delle prestazioni professionali.

“Le finalità dell’avviso non sono chiare e non appaiono coerenti con quanto espresso dall’assessore Cosa nel comunicato del 30 ottobre - si legge nel documento firmato da Luigi Alberto Ciro De Filippis, coordinatore della Rete Professioni Tecniche Ionica -. Molti liberi professionisti possiedono competenze specifiche in ricerca applicata e trasferimento tecnologico, ma risultano esclusi dal bando”.

La RPT sottolinea inoltre che l’avviso, così come formulato, limita la partecipazione ai soli organismi di ricerca pubblici o privati, escludendo di fatto i professionisti che operano individualmente o in forma associata. Da qui la richiesta di trasformare la procedura da short list a manifestazione d’interesse aperta e di prevedere un corrispettivo economico per le prestazioni offerte.

“Collaborare con l’amministrazione è un dovere civico e istituzionale - afferma De Filippis -, ma deve avvenire nel rispetto delle norme e della dignità professionale. Le collaborazioni gratuite non sono accettabili”.

Nella conclusione della nota, la Rete Professioni Tecniche Ionica si dice disponibile a un confronto costruttivo con l’assessore Cosa per definire un nuovo avviso corretto e inclusivo, proponendo anche la creazione di un Tavolo permanente sullo sviluppo economico che coinvolga ordini e collegi professionali.

La RPT Ionica, che riunisce i rappresentanti degli Ordini e Collegi delle professioni tecniche della provincia di Taranto e della Puglia, ribadisce così la volontà di collaborare con il Comune, ma nel segno della trasparenza, del rispetto delle competenze e della giusta retribuzione del lavoro professionale.