Stefano Castronuovo
Stefano Castronuovo

Il progetto del Bus Rapid Transit (BRT) continua a far discutere. Dopo le prime fasi operative, arriva la posizione di Casartigiani Taranto, che chiede all’amministrazione comunale di coinvolgere le associazioni di categoria nei processi decisionali e di monitoraggio.

L’associazione non si oppone all’opera, riconoscendo l’importanza di un sistema di mobilità sostenibile ed efficiente per la comunità ionica. Ma lancia un allarme: senza una pianificazione attenta, i cantieri, soprattutto quelli che interesseranno Corso Umberto e le linee principali, rischiano di creare seri danni al tessuto economico.

Secondo Casartigiani, la riduzione dei parcheggi e degli spazi di sosta, unita alla difficoltà di accesso agli esercizi commerciali, potrebbe allontanare clienti e aggravare la condizione già fragile di artigiani e piccoli negozi.

Per questo l’associazione ha chiesto al Comune di Taranto di entrare a far parte del tavolo permanente di monitoraggio del progetto, con accesso alla documentazione tecnica. Obiettivo: contribuire in modo costruttivo all’analisi della viabilità e alle misure di mitigazione per tutelare attività economiche e vivibilità urbana.

“Il progetto BRT è una sfida moderna che condividiamo - ha dichiarato Stefano Castronuovo, coordinatore regionale di Casartigiani Puglia -, ma ogni trasformazione urbana deve essere accompagnata da uno studio degli impatti sociali ed economici. Serve un approccio integrato e trasparente che includa i rappresentanti delle imprese sin dall’inizio. Solo con dialogo e programmazione condivisa infrastrutture moderne e benessere d’impresa possono coesistere”.