La sezione di Taranto dell’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) celebra i cento anni dalla propria costituzione con un concerto ospitato presso l’Auditorium della Base Navale di Chiapparo, evento sostenuto moralmente da Marinasud e con la partecipazione di Stanav. La ricorrenza ricorda la fondazione del 1925, anno in cui la realtà tarantina si costituì prima di confluire ufficialmente nell’UNUCI con il Regio Decreto del 9 dicembre 1926.

A dirigere il concerto il Maestro Luogotenente Michele Di Sabato, con la partecipazione del soprano Lorena Zaccaria. L’iniziativa rientra nelle attività celebrative del sodalizio, che da un secolo opera nella promozione dei valori, delle tradizioni militari e delle iniziative di carattere sociale e culturale.

L’attuale presidente della sezione, il Capitano di Vascello (c.a.) Gianni Passafiume, coordina il gruppo dirigente composto dal vice presidente e tesoriere Ammiraglio (c.a.) Nicola Nisi, dal segretario e presidente onorario Tenente (c.a.) Francesco Bardarè, insieme ai collaboratori Tenente (c.a.) Antonio Candelli, Sottotenente di Vascello (c.a.) Adolfo Antonello Giusti, Tenente (c.a.) Leonardo Patrono, Capitano di Vascello (c.a.) Vitantonio D’Urso, Capitano di Vascello (c.a.) Michele Cipollone, Tenente (c.a.) Massimo Perrini e Luogotenente (c.a.) Gennaro Forconi.

La sezione, con sede in via Regina Elena 20 a Taranto, diffonde le proprie iniziative attraverso il sito istituzionale e i canali social. Le attività culturali e commemorative rappresentano da sempre un tratto distintivo dell’associazione, come dimostra il recente incontro dedicato alla figura del Carabiniere Salvo D’Acquisto, organizzato dal Tenente (c.a.) Michele Ladiana presso la Provincia di Taranto.

L’UNUCI tarantina ribadisce il proprio impegno nella diffusione della cultura militare e dei valori istituzionali, mantenendo viva una tradizione che affonda le radici nelle prime associazioni di ufficiali sorte dopo la Prima Guerra Mondiale.

L’associazione proseguirà il proprio percorso con la stessa missione che l’accompagna da un secolo: custodire memoria, tradizioni e spirito di servizio. Ad Maiora Semper.