“È fondamentale capire da dove siamo partiti, ricordando i tagli del 2014 e 2015, quando la sicurezza era vista come un costo e non come un investimento. Noi abbiamo deciso di invertire la rotta: la sicurezza è una priorità. Sbloccheremo procedure per 36mila nuove assunzioni e abbiamo introdotto strumenti come body cam e taser”.

Sono le parole di Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, intervenuto in collegamento al convegno “Criminalità diffusa e tutele per le forze dell’ordine”, organizzato dalla segreteria provinciale Fsp Polizia di Stato di Taranto nella sala Domenico Pellegrino della questura.

L’iniziativa ha riunito rappresentanti istituzionali, operatori e magistrati per discutere del contrasto alla criminalità e del rafforzamento delle tutele per le forze dell’ordine. Tra i presenti, il segretario provinciale Fsp Taranto Rocco Caliandro, il prefetto Paola Dessì e il questore Michele Davide Sinigaglia.

Alessandro Carini, primo dirigente della Polizia di Stato, ha richiamato l’attenzione sui rischi che ogni giorno affrontano gli operatori, ricordando la recente tragedia in cui hanno perso la vita tre militari dell’Arma.

Il sostituto procuratore Francesca Colaci ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra magistratura e polizia giudiziaria, mentre Stella Cappelli, segretario generale vicario Fsp, ha rimarcato il contributo del sindacato alla stesura del decreto sicurezza.

Sono intervenuti anche Francesco Francavilla, funzionario della squadra mobile di Taranto, che ha illustrato le dinamiche della criminalità organizzata locale, e il criminologo Francesco Iacovelli, che ha analizzato i mutamenti sociali e i nuovi modelli criminali.

Il convegno, moderato da Elena Ricci, ha, come sottolineato in una nota del sindacato, rafforzato il dialogo tra istituzioni e cittadini, riaffermando il ruolo centrale delle forze dell’ordine nella tutela della legalità”.