Il Teatro delle Forche inaugura la stagione di teatro contemporaneo Légami 2025/26 con “Affogo”, testo scritto e diretto da Dino Lopardo e prodotto da Gommalacca Teatro, in programma venerdì 17 ottobre alle ore 21 presso il Teatro Nicola Resta di Massafra.

Sul palco, Mario Russo e Alfredo Tortorelli interpretano la storia di Nicholas, un giovane diviso tra sogni e paure, vittima e carnefice allo stesso tempo. Il suo desiderio di diventare campione di nuoto si scontra con una profonda fobia e con una realtà segnata da violenza, bullismo e solitudine.

“Affogo” è un monologo tragico e grottesco che esplora le ferite dell’adolescenza e le zone più oscure dell’animo umano. Con uno stile diretto e incisivo, Lopardo intreccia dramma e ironia, costruendo un racconto che conduce lo spettatore in un viaggio interiore tra rabbia, senso di colpa e desiderio di riscatto.

Lo spettacolo, della durata di circa 60 minuti, ha già ottenuto importanti riconoscimenti: finalista a In-Box 2024/25 e a Le Maschere del Teatro Italiano 2025 come miglior autore di novità, e vincitore del Premio SuiGeneris/Torino Fringe Festival 2024 per la migliore drammaturgia.

I biglietti sono disponibili al costo di 12 euro (intero) e 10 euro (ridotto per under 25, over 65 e gruppi di almeno otto persone). Gli interi possono essere acquistati online su Vivaticket, mentre i ridotti sono disponibili al botteghino del teatro. È inoltre possibile sottoscrivere un abbonamento alla stagione Légami 2025/2026 (intero 110 euro, ridotto 90 euro).

Per informazioni e prenotazioni: www.teatrodelleforche.com – email: [email protected] o [email protected].

L’autore

Dino Lopardo, autore, attore e regista, si è formato all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma e alla Scuola Nazionale Silvio d’Amico. Autore di opere come Trapanaterra, Attesa, ION e la Trilogia dell’Odio, ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali. Ha collaborato con Amnesty International e realizzato cortometraggi premiati come Vecchio con Leo Gullotta, distribuito da RAI Cinema.

Con “Affogo”, Lopardo conferma la sua poetica intensa e visionaria, capace di coniugare teatro civile e introspezione emotiva, aprendo la stagione del Teatro delle Forche nel segno dell’impegno e della sensibilità umana.