Taranto Vecchia, Confartigianato: “Deve tornare a essere vissuta”
Fabio Paolillo: “Non bastano B&B e ristoranti per rinascere”

Confartigianato Taranto rilancia il dibattito sul futuro di Taranto Vecchia, chiedendo una rigenerazione urbana che vada oltre il turismo e punti alla ricostruzione di una vera comunità residente.
”I recenti eventi in Città Vecchia hanno avuto un grande successo di partecipazione e dimostrano l’enorme potenziale della nostra isola madre. Complimenti agli organizzatori: quando ci sono unità, entusiasmo e coraggio, tutto diventa possibile”, ha dichiarato il segretario generale Fabio Paolillo.
Tuttavia, secondo Confartigianato, non è sufficiente puntare su ristorazione, turismo e B&B. ”Questi settori sono importanti, ma da soli non bastano a restituire alla Città Vecchia un futuro stabile - ha spiegato Paolillo -. Un borgo vive davvero solo quando è abitato da famiglie, artigiani, commercianti, giovani e professionisti che scelgono di restare e investire nel territorio”.
Il segretario ha invitato le istituzioni a promuovere politiche che favoriscano il ritorno dei residenti e la nascita di nuove attività economiche. ”Senza case abitate non c’è rigenerazione. Occorrono servizi, sicurezza e opportunità per chi vuole vivere qui. Bisogna coinvolgere gli abitanti, renderli protagonisti e non spettatori di scelte imposte”.
”Taranto Vecchia non deve essere solo una meta turistica, ma tornare a essere una casa - ha aggiunto Paolillo -. Vogliamo una città viva tutto l’anno, non solo durante l’estate, il Natale o i Misteri. È un obiettivo possibile, lavorando seriamente e insieme, nell’interesse di tutti“.
Confartigianato Taranto invita infine istituzioni, imprenditori e cittadini a unirsi in un progetto comune di rinascita, fondato sulla partecipazione, sull’inclusione e sulla centralità delle persone che sceglieranno di tornare a chiamare Taranto Vecchia “casa”.