Taranto, sospensione Frecciarossa, Confartigianato: “Schiaffo alla città”
La sospensione del collegamento Frecciarossa da e per Taranto rappresenta per Confartigianato l’ennesimo duro colpo inferto al territorio. L’associazione utilizza una metafora cinematografica, ricordando l’attore Franco Lechner, in arte Bombolo, che nei suoi film riceveva schiaffi di continuo: un’immagine che oggi descriverebbe la condizione della città, costretta a subire ripetute penalizzazioni sul piano sociale ed economico.
“La sospensione, che spesso qui diventa soppressione, del Frecciarossa è solo l’ultima cattiva notizia per la nostra comunità, l’ennesimo schiaffo che subiamo inermi” si legge nella nota.
Secondo Confartigianato, la perdita di un collegamento ferroviario ad alta velocità comporta ricadute pesanti sia sul versante imprenditoriale che su quello turistico. A fronte delle narrazioni di una Taranto in fase di rilancio e di una città definita “strategica” per la politica industriale, si registra invece la sottrazione di un servizio essenziale come il trasporto pubblico, senza adeguate alternative sostitutive.
L’associazione denuncia una condizione di isolamento crescente: un’autostrada che termina a Massafra, un aeroporto privo di voli diretti, un porto inattivo e ora anche la cancellazione del Frecciarossa. “Con quali basi si può costruire la diversificazione economica del territorio se ci vengono continuamente tagliate le ali?” si chiede Confartigianato, che rivolge un appello al Governo, al Parlamento e alla Regione Puglia.
La richiesta è chiara: che il Prefetto di Taranto convochi al più presto un tavolo con tutte le parti interessate, per individuare soluzioni concrete e restituire al territorio una prospettiva di sviluppo.