Dai gettoni alla rete, dalle carte ai clic: la trasformazione del gioco dal terrestre all’online
Negli ultimi due decenni, il mondo del gioco ha vissuto una trasformazione radicale: il passaggio dal terrestre all’online.
Dalle sale giochi alle app, dalle slot machine fisiche alle piattaforme digitali, dalle carte mischiate su un tavolo a quelle guardate attraverso uno schermo. La rivoluzione che negli ultimi decenni ha investito il mondo del gioco è stata qualcosa di radicale, di definitivo, di epocale. E’ la rivoluzione dal terrestre all’online, dal fisico alla rete. E ogni segmento del settore ha attraversato una transizione tecnologica che ne ha ridefinito le logiche, il pubblico e il valore economico. Con un dato di fatto, da non sottovalutare: il gioco a distanza ha permesso una diffusione capillare, rendendo il comparto più accessibile, interattivo e personalizzato.
La prima rivoluzione ha riguardato il gaming tradizionale, quello dei videogiochi, settore con un giro d’affari superiore ai 20 miliardi di euro. Negli anni Novanta e nei primi Duemila, le sale giochi rappresentavano il punto d’incontro per milioni di appassionati: joystick, cabinati e gettoni erano i simboli di un’epoca. Con l’arrivo di Internet e delle console connesse in rete, il gioco si è progressivamente spostato sul web. Un tempo i videogiochi si acquistavano, fisicamente, al negozio o in edicola, ora invece è il regno dello streaming e del download. Lo stesso concetto di “giocatore” si è ampliato fino a includere anche chi si limita a seguire i tornei e le dirette streaming su Twitch o YouTube Gaming. Un altro fenomeno significativo è stato quello dei giochi social e mobile, che hanno reso il gaming parte della quotidianità. Titoli come Candy Crush, Clash Royale e Among Us hanno portato il gioco fuori dalle console, dentro gli smartphone. Si tratta di una forma di intrattenimento “leggero”, accessibile a tutti, che ha cancellato la distinzione tra gamer e non gamer.
Il passaggio più significativo, anche in termini economici, è quello che ha coinvolto il gioco d’azzardo pubblico. Fino a pochi anni fa, la scena era dominata dalle sale fisiche, dalle slot da bar e dalleVLT. Oggi, la gran parte del mercato si è spostata online. Le “macchinette” tradizionali sono diventate slot online da bar, versioni digitali che replicano fedelmente meccaniche, grafiche e probabilità di vincita delle slot fisiche. Un cambiamento che ha reso il settore uno dei più floridi e attivi del panorama economico italiano, in grado di contribuire ogni anno per milioni di euro alle casse dello Stato e di creare sempre nuova occupazione.
Lo stesso cambiamento ha investito il betting, con le scommesse che hanno lasciato i punti vendita e hanno trovato nuova casa nelle piattaforme digitali. Stessa storia, ancora, per i giochi da tavolo e di carte, come il poker o la roulette, che nel loro passaggio all’online hanno trovato una nuova dimensione competitiva. Le piattaforme di poker online hanno introdotto tornei internazionali, ranking globali e modalità di gioco dal vivo con croupier in streaming, che combinano realismo e comodità. Anche se, c’è da dirlo, il fascino di una partita dal vivo resta ancora intatto.
Così come il calcio resterà sempre il gioco più amato dagli italiani, ma sempre più nuove generazioni hanno iniziato a praticarlo nella sua versione digitale ed elettronica. È l’ultimo capitolo di questa storia, quello degli eSports, un fenomeno globale da miliardi di dollari, seguito da milioni di spettatori online, che in Italia, secondo i dati più recenti, conta oltre 7 milioni di spettatori occasionali.
È la storia di un mondo che cambia. È la storia del gioco, che cambia insieme ad esso.