Racale, figlio uccide la madre con un’accetta: fermato dopo la fuga

Tragedia familiare nel primo pomeriggio di martedì 17 giugno a Racale, nel basso Salento. Teresa Sommario, 53 anni, è stata brutalmente uccisa all’interno della propria abitazione di via Toscana, colpita con un’accetta. A compiere l’omicidio sarebbe stato il figlio, Filippo Manni di 23 anni, arrestato dai carabinieri dopo una breve fuga a piedi.
Il giovane, studente universitario a Roma, era tornato in paese in occasione della festa patronale. Secondo quanto emerso, al momento del delitto in casa si trovava anche un altro figlio della vittima (classe 2007), che avrebbe assistito alla scena e lanciato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Casarano, gli operatori del 118 e gli agenti della Polizia. Al loro arrivo, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna.
L’aggressore ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato dai militari lungo la strada che conduce a Torre Suda. L’arma del delitto, un’accetta, sarebbe stata abbandonata poco dopo l’omicidio.
Secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori, all’origine del gesto vi sarebbero contrasti familiari che si protraevano da tempo. Gli inquirenti stanno ora raccogliendo le testimonianze dei residenti e dei conoscenti della famiglia per ricostruire nel dettaglio le dinamiche e i motivi dell’accaduto.
La famiglia è molto conosciuta a Racale. Il padre del giovane, Daniele Manni, è assessore all’urbanistica del Comune. Sul luogo della tragedia anche il sindaco Antonio Salsetti, che ha espresso sconcerto e dolore per l’accaduto definendosi “amico di famiglia”.