LUMSA Taranto, sesto Graduation Day tra ricerca e formazione sociale
Una realtà universitaria sempre più aperta alla ricerca, all’innovazione e al mondo del lavoro. È l’immagine della LUMSA, Sezione EDAS di Taranto, emersa durante il sesto Graduation Day del corso di laurea in Servizio sociale e del no profit, svoltosi nell’aula magna “Giovanni Paolo II” di piazza Santa Rita.
Alla cerimonia hanno preso parte l’arcivescovo di Taranto, mons. Ciro Miniero, don Giuseppe Carrieri, presidente del CdA EDAS, don Antonio Panico, coordinatore delle attività accademiche, e la prof.ssa Marinella Sibilla, moderatrice dell’evento. Presenti anche il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Marinucci, la consigliera segretario Maria Carmela Notarnicola, il presidente pugliese degli assistenti sociali Giuseppe De Palo, e gli amministratori comunali Mattia Giorno (vicesindaco) e Sabrina Lincesso (assessore ai Servizi sociali), laureatasi proprio alla LUMSA di Taranto.
Ospite d’onore e relatore del pomeriggio, il prof. Gennaro Iasevoli, prorettore alla ricerca della LUMSA, che ha tenuto una relazione dal titolo “Ricerca e innovazione: quale sfida per la formazione”. Il suo intervento ha ribadito la centralità della formazione continua nel lavoro sociale: “Chi opera nel sociale deve studiare molto, deve studiare sempre. L’aggiornamento deve essere continuo: questa è una professione dinamica”, ha dichiarato Iasevoli.
Mons. Miniero ha ricordato il valore umano della professione: ”Attraverso il vostro lavoro potete entrare nella realtà sociale per portare aiuto e donare uno sguardo di speranza”.
Don Carrieri, invece, ha ringraziato docenti e personale: ”Ogni giorno svolgono un lavoro silenzioso ma fondamentale, formando professionisti all’altezza delle sfide di oggi”.
Il prof. Panico ha poi illustrato le attività di ricerca in corso e i progetti realizzati dalla sede tarantina:
- il progetto “Calliope – Casa dell’Innovazione per il One Health”, nell’ambito della Casa delle Tecnologie Emergenti di Taranto, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy;
- il progetto “LIFE: the itaLian system wIde Frailty nEtwork”, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità con la collaborazione di Università di Perugia e Politecnico di Bari;
- la ricerca “La metamorfosi del lavoro sociale professionale”, condotta su 12.505 assistenti sociali, pubblicata da Maggioli Editore.
Da quest’ultimo studio è nata anche una nuova proposta di collaborazione con enti del Terzo Settore della provincia di Foggia, che lavoreranno insieme alla LUMSA su un progetto dedicato ai minori e al rapporto con la famiglia e la scuola.
Il Dipartimento tarantino sarà inoltre impegnato nella presentazione di un progetto per il Just Transition Fund e nella collaborazione a un’iniziativa europea Horizon Europe.
A gennaio prenderà il via il corso di perfezionamento “L’ascolto del minore vittima di abusi”, rivolto a professionisti dei settori giuridico, sociale e investigativo.
In arrivo anche due master finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
- MASMEP, per la specializzazione nei percorsi di presa in carico e accompagnamento sociale;
- PAGISS, dedicato alla pianificazione e gestione dei servizi sociali integrati.
Il Graduation Day ha così celebrato non solo il traguardo dei nuovi laureati, ma anche il ruolo della LUMSA Taranto come polo accademico di ricerca e innovazione sociale radicato nel territorio e proiettato in Europa.