JTF Taranto, Confcommercio chiede strumenti per imprese e commercio

Si avvicina la riunione del Comitato di sorveglianza del Piano JTF, fissata per il 4 dicembre, e in vista dell’appuntamento la Regione Puglia ha incontrato nei giorni scorsi le organizzazioni del partenariato economico e sociale per fare il punto sulle misure della “Transizione Giusta” destinate alla provincia di Taranto. Nel corso del confronto, Confcommercio ha evidenziato la necessità di rafforzare gli strumenti di accompagnamento alle imprese, sottolineando come le pratiche oggi in lavorazione assorbano solo un quarto delle risorse attualmente disponibili.
«È un segnale che impone una riflessione», ha dichiarato il direttore generale di Confcommercio Taranto, Tullio Mancino, richiamando la necessità di attivare interventi di facilitazione che aiutino le imprese a utilizzare appieno le opportunità del programma, che assegna al territorio circa 800 milioni di euro per diversificazione economica e transizione digitale e ambientale.
Al centro delle osservazioni presentate da Confcommercio c’è l’Avviso Mini PIA Taranto, ritenuto uno strumento importante per il sostegno alle PMI. L’associazione torna così a chiedere che parte delle risorse destinate all’assistenza tecnica sia utilizzata per finanziare CAT e CATA, strutture tecniche delle organizzazioni di categoria, affinché possano attivare sportelli concreti di supporto operativo sul territorio. «Senza questi presidi – ha spiegato Mancino – la transizione rischia di restare solo sulla carta».
Tra le principali criticità segnalate, l’esclusione del settore commercio dalle attività ammissibili al Mini PIA. «Abbiamo chiesto alla Regione di prevedere una misura specifica», ha aggiunto Mancino, ricordando che secondo l’ultimo rapporto del Centro Studi Confcommercio, Taranto è la provincia pugliese più esposta al rischio di desertificazione commerciale, con una proiezione di contrazione del –23,77% entro il 2023. Un comparto che, sottolinea, non rappresenta solo attività economica, ma anche coesione sociale e presidio urbano.
Confcommercio ha richiamato anche la necessità di interventi formativi e sociali. «È essenziale investire nella riqualificazione dei lavoratori fragili», ha spiegato Mancino, facendo riferimento agli effetti della vertenza ex Ilva che riduce la capacità di spesa nel commercio di prossimità. Al tempo stesso, le imprese devono affrontare la doppia transizione digitale e green e necessitano di competenze aggiornate, innovazione e continuità formativa.
Una proposta specifica riguarda la formazione duale: «L’apprendistato di primo livello è uno strumento strategico», ha sottolineato, ricordando che la Puglia registra un numero ridotto di attivazioni rispetto al resto del Paese. Da qui l’idea di una misura dedicata, con incentivi mirati e contributi per la stabilizzazione dei giovani apprendisti, seguendo l’esempio della Regione Campania.
Confcommercio ha concluso ribadendo la necessità di un’integrazione più forte tra risorse economiche, formazione e strumenti tecnici: «Il JTF è un’occasione storica per Taranto, ma deve essere accessibile e vicino alle imprese. Solo così la transizione potrà tradursi in sviluppo reale e duraturo».