A.p.s. Taras 706: ‘C’è troppa confusione intorno al Taranto’

Il trust tarantino si domanda, inoltre, quale sia il ruolo di Vittorio Galigani all’interno del club

TARANTO
Iv.
23.01.2020 18:24

Le ultime due settimane hanno certificato la confusione in seno al Taranto F. C. 1927. Alle intempestive dichiarazioni di resa di Massimo Giove (dapprima ritrattate, poi ancora ribadite) si sono aggiunti, nelle ultime ore, gli interventi di un noto ex dirigente del Taranto (Vittorio Galidani, ndr), che in una recente intervista si è definito molto vicino all’attuale presidente rossoblù. Se il responso del campo, finora, è stato ampiamente deludente e fonte di frustrazione, l’avvicinamento di questa figura agli affari della società ha accresciuto lo stato di malumore e incredulità tra i tifosi. Il nostro calcio, evidentemente, non ha ancora sviluppato gli anticorpi per proteggersi da personalità che non saranno certo ricordate per il numero di successi in bacheca e che, ciclicamente, provano a tornare protagonisti in via diretta o in retroguardia con commenti e pettegolezzi di ogni tipo. Raccogliendo l’invito della società, questo trust ha più volte stigmatizzato il comportamento di personaggi in vista, rei di aver sciorinato numeri relativi al bilancio sbagliati e di aver agitato le acque in modo poco utile e distruttivo. Ci sorprende, per questo, osservare come un ex dirigente, senza avere alcun ruolo a noi noto nell’organigramma societario, parli a titolo del presidente del Taranto di situazioni delicate e in divenire che non lo riguardano. Auspichiamo che la linea di condotta sia unanime, tra il trust e la società, in relazione agli aspetti contabili, onde evitare di diffondere informazioni parziali o inesatte. Diffidiamo, inoltre, lo stesso ex dirigente dall’effettuare dichiarazioni imprecise e infanganti nei confronti del trust, come ha fatto negli ultimi mesi. I tifosi del Taranto meritano rispetto e serietà e crediamo che sia giunto il momento di programmare il futuro. Chiediamo al presidente del Taranto, come abbiamo già fatto invano negli ultimi due anni, di illustrare in una conferenza stampa il progetto a breve-medio termine della società. Una programmazione che non può prescindere da un organigramma strutturato, con ruoli ben definiti, che devono essere rispettati e mai scavalcati da improvvisati consiglieri esterni alle cose della società. Riconoscendo gli sforzi fatti da Massimo Giove per allestire una squadra che potesse vincere subito il campionato, ci auguriamo che la storia di questa stagione, iniziata in un clima poco disteso, passata anche per alcune prestazioni inspiegabili sul rettangolo di gioco, abbia fornito evidenti segnali di condotte da non ripetere per tendere al raggiungimento di importanti obiettivi in futuro.

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