“I Persiani” di Eschilo con Silvio Castiglioni in scena a Massafra
Venerdì 31 ottobre, alle 21:00, il Teatro Nicola Resta ospiterà “I Persiani” di Eschilo, la tragedia più antica del mondo, portata in scena da Silvio Castiglioni con la regia del gruppo I Sacchi di Sabbia, all’interno della rassegna di teatro contemporaneo Légami.
Scritto nel 472 a.C., il testo di Eschilo rappresenta un’opera rivoluzionaria per la sua epoca: l’autore, che aveva combattuto a Salamina, sceglie di raccontare la sconfitta dei Persiani dal punto di vista dei vinti, rinunciando a ogni trionfalismo. Un gesto di straordinaria modernità, che ancora oggi invita a riflettere sul significato dell’altro e sul confine sottile che separa il nemico da noi stessi.
Silvio Castiglioni, con la collaborazione de I Sacchi di Sabbia, trasforma questo classico in un piccolo gioiello di teatro di oggetti e suggestioni visive. Su un semplice tavolo-palcoscenico, unico elemento scenico, l’attore dà vita a figure e simboli che evocano il dolore e la memoria, accompagnati dai versi di Eschilo nella traduzione e adattamento di Francesco Morosi. Il risultato è uno spettacolo di intensa purezza, capace di restituire al pubblico la forza arcaica e universale della tragedia antica.
La rappresentazione ha una durata di circa 60 minuti. Il biglietto intero costa 12 euro, mentre il ridotto (under 25, over 65 e gruppi di almeno 8 persone) è disponibile a 10 euro. I biglietti ridotti si possono acquistare al botteghino del teatro, mentre quelli interi sono in vendita anche online su Vivaticket. Per informazioni e prenotazioni è possibile consultare il sito www.teatrodelleforche.com o scrivere a [email protected].
Silvio Castiglioni, una vita per il teatro
Attore, regista e ricercatore teatrale, Silvio Castiglioni è tra i fondatori del Centro di Ricerca per il Teatro di Milano (CRT) e del Teatro di Ventura, esperienze che hanno segnato il panorama del “terzo teatro” italiano. Nella sua poetica convivono gestualità essenziale, maschera e ritualità, in un dialogo costante tra memoria collettiva e contemporaneità. Le sue opere indagano il rapporto tra vittima e carnefice, invitando a riconoscere l’umanità anche nel volto del nemico.
Con “I Persiani”, Castiglioni rinnova questo percorso, riportando in scena il messaggio eterno di Eschilo: la consapevolezza che la tragedia della guerra non appartiene mai solo a una parte, ma all’intera umanità.