Ex Ilva, Landini: “Rischio spezzatino senza intervento dello Stato”

“Sull’Ilva serve un intervento diretto e una presenza pubblica dello Stato”. È il monito lanciato da Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervenuto alla festa del Fatto Quotidiano.
Il leader sindacale ha sottolineato i rischi che si corrono in questa fase: “Non so quali offerte arriveranno, ma vedo il pericolo di uno spezzatino complessivo, con la possibilità che salti un pezzo importante dell’attività industriale del Paese”.
Landini ha ricordato come dal 2012 al 2025 siano stati spesi ingenti fondi pubblici per tenere in vita l’acciaieria: “Oggi siamo di fronte a una situazione che rischia di collassare senza un intervento anche diretto dello Stato”.
Secondo il segretario della Cgil, un Paese che vuole mantenere autonomia industriale non può rinunciare a una produzione di acciaio di qualità. “Certo, c’è un grande tema di equilibrio tra lavoro e ambiente, ma lo ripetiamo da tempo: uno dei fattori decisivi per avviare veri processi di ambientalizzazione e superamento delle criticità è la presenza pubblica in asset strategici come questo”, ha concluso.