Dal 1° agosto è in arrivo un aumento generalizzato dei pedaggi autostradali. A prevederlo è un emendamento al Decreto Infrastrutture, attualmente in discussione in Parlamento, che introduce un incremento del canone annuo corrisposto ad Anas da parte dei concessionari.

Il provvedimento prevede un ritocco di 1 millesimo di euro a chilometro per tutte le classi tariffarie, sia per le classi A e B (auto, moto, suv, camper) sia per le classi 3, 4 e 5 (camion e mezzi pesanti con numero crescente di assi). L’effetto per gli automobilisti e i trasportatori sarà un aumento di 1 euro ogni 1.000 chilometri percorsi.

Il rincaro scatterà dal primo giorno del mese successivo all’entrata in vigore della norma, che, secondo il calendario dell’iter parlamentare, dovrebbe essere proprio il 1° agosto.

L’intervento, giustificato con l’obiettivo di rafforzare il finanziamento delle infrastrutture gestite da Anas, arriva in un periodo di elevata mobilità estiva e potrebbe incidere anche sui costi del trasporto merci su gomma, con possibili ripercussioni a catena.

Secondo le nuove disposizioni, l’incremento sarà applicato uniformemente a tutte le categorie di veicoli, modificando così i criteri di calcolo attualmente in vigore e aggiungendo un ulteriore onere, seppur millimetrico, al chilometraggio.

La misura ha già suscitato le prime reazioni tra le associazioni dei consumatori e del trasporto, che chiedono di valutare l’effettivo impatto dell’aumento, soprattutto in vista della delicata fase di rincari generalizzati e alta inflazione.