Crisi idrica in Puglia, Casili (M5S): “Stop alle condotte sottomarine”

“La crisi idrica che interessa la Puglia impone un cambio di rotta nella gestione delle risorse”. È il messaggio lanciato da Cristian Casili, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che in una nota ha ribadito la necessità di evitare ogni forma di spreco.
“Non possiamo permetterci di disperdere in mare acqua già depurata, frutto di processi che comportano costi energetici elevati”, ha sottolineato l’esponente pentastellato chiedendo lo stop ai progetti di condotte sottomarine pensate per lo scarico delle acque reflue trattate.
Secondo Casili, la risposta all’emergenza non può che passare da investimenti mirati e da un nuovo approccio al riuso, soprattutto in una delle regioni più aride del Paese. Da un lato serve ripensare gli attuali schemi di approvvigionamento idrico, dall’altro occorre ridurre al minimo le dispersioni.
Il consigliere ha rilanciato la sua proposta di trasformare le cave dismesse, spesso ridotte a discariche abusive, in biolaghi e bacini per la raccolta idrica. Un’idea già sostenuta da studi di fattibilità finanziati con 200 mila euro stanziati in bilancio.
“È il momento di una rivoluzione nella gestione delle risorse idriche, finora sottovalutata e non più rinviabile”, ha aggiunto Casili che ha richiamato l’attenzione sui gravi danni già subiti dal settore agricolo a causa della scarsità d’acqua.
Il rappresentante del M5S ha infine sollecitato l’avvio di investimenti per dotare gli impianti di depurazione di reti di distribuzione efficienti. “Queste sono le vere condotte di cui ha bisogno la nostra terra, oggi sempre più minacciata da salinizzazione e desertificazione”, ha concluso.