Taranto, Confapi lancia l’allarme: “Navalmeccanica al collasso”
Fabio Greco: “Senza interventi perderemo un intero settore strategico”

La navalmeccanica tarantina sta attraversando un periodo di profonda crisi. A lanciare l’allarme è Confapi Taranto, che lo scorso dicembre ha istituito una sezione dedicata al comparto per rappresentare le imprese in uno dei momenti più difficili per il settore.
Da allora, l’associazione ha intrapreso un dialogo costante con le istituzioni locali e nazionali, con la Marina Militare e con Guido Crosetto, ministro della Difesa, al fine di sensibilizzare sui rischi concreti che le aziende stanno affrontando. In sede di audizione alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati, Confapi ha illustrato le criticità principali, sottolineando il pericolo imminente di perdere competenze e professionalità strategiche.
“Abbiamo avuto interlocuzioni dirette con il ministro e con le autorità militari ricevendo rassicurazioni che auspichiamo possano presto tradursi in misure efficaci e concrete. Riponiamo piena fiducia nel lavoro delle istituzioni e nel ruolo centrale del Ministro Crosetto per la tutela della filiera”, ha dichiarato Fabio Greco, presidente di Confapi Taranto
Nonostante la disponibilità di fondi da parte di Governo e Regione Puglia, la ripresa del comparto resta in stallo. A pesare in modo significativo è il perdurare delle difficoltà legate al settore siderurgico, oltre al blocco delle attività di manutenzione navale, causato dal cedimento della barca porta del bacino “Ferrati”. Questo ha costretto allo spostamento di importanti commesse verso altri cantieri, privando Taranto di lavoro e possibilità di rilancio.
“Ribadiamo la nostra massima disponibilità a collaborare con le istituzioni per individuare soluzioni concrete. Ora è il momento di trasformare le promesse in atti concreti. Salvaguardare la navalmeccanica a Taranto significa preservare un asset strategico dell’economia nazionale”, conclude greco.