Taranto, CGIL e UIL lanciano un piano contro violenza e disuguaglianze
Dati preoccupanti e un quadro sociale che richiede risposte immediate: è il contesto in cui nasce il Protocollo Operativo per il contrasto alla violenza sulle donne e alle disuguaglianze di genere che verrà presentato il 28 novembre nella sede della CGIL di Taranto. L’iniziativa, promossa insieme alla UIL, arriva in un momento in cui i numeri regionali confermano la gravità del fenomeno.
«Abbiamo deciso che quest’anno non ci sarebbe stato nessun rituale o celebrazione», dichiarano Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL Taranto, e Gennaro Oliva, coordinatore provinciale della UIL. Le ultime elaborazioni del Centro statistico regionale sui centri antiviolenza e sulle case rifugio mostrano infatti come la fragilità economica sia spesso una delle concause della violenza, con particolare impatto nelle fasce d’età tra i 30 e i 49 anni.
Il 60% delle donne prese in carico risulta non occupato, casalingo o con impieghi precari: una condizione che limita la possibilità di denunciare e di allontanarsi da situazioni di rischio, soprattutto quando sono presenti figli, persone disabili o anziani da accudire. Nel quadro pugliese, la violenza è perpetrata nell’82% dei casi da partner o ex partner, all’interno di relazioni affettive vissute tra le mura domestiche. Il 7,3% delle vittime denuncia invece abusi da parte di uomini che rivestono anche il ruolo di datori di lavoro.
La capacità di denuncia resta compromessa da una serie di fattori strutturali: tempi lunghi nei procedimenti giudiziari, esperienze di vittimizzazione secondaria, percorsi complessi legati all’affidamento dei figli e una generale sensazione di scarsa protezione. «Su questo abbiamo voluto lavorare – spiegano D’Arcangelo e Oliva – creando una rete territoriale che renda effettivo il Protocollo regionale, trasformandolo in uno strumento concreto e operativo».