Taranto, ok a bonifica nave Drea: 100 tonnellate di amianto da rimuovere

Dopo oltre un mese di stallo, si è sbloccata la vicenda della nave Drea, ormeggiata alla banchina commerciale della calata 4 del porto di Taranto. L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha concesso l’autorizzazione all’utilizzo dell’area per l’esecuzione dei lavori di bonifica dall’amianto presente a bordo.
Il traghetto, ex unità della flotta Moby e oggi di proprietà della società messinese Med Fuel Bunkering, sarà oggetto di un intervento complesso che prevede la rimozione di circa 100 tonnellate di materiale contenente amianto, localizzato principalmente nelle cabine.
I lavori saranno eseguiti dall’impresa specializzata Ecologica. Una volta completata la stesura del piano operativo, il documento sarà sottoposto alla valutazione dello Spesal e del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Taranto, nonché all’esame dell’Arpa Puglia per l’approvazione definitiva. Solo dopo il via libera potrà iniziare la bonifica, stimata in un periodo compreso tra i 90 e i 120 giorni. I materiali rimossi verranno successivamente conferiti in un impianto autorizzato al trattamento.
L’avvio dell’intervento era stato inizialmente ostacolato da proteste e da un primo diniego dell’Autorità portuale e del sindaco Piero Bitetti, che avevano accolto le preoccupazioni della cittadinanza in merito ai rischi ambientali. Ostacoli simili avevano già costretto la nave ad abbandonare un cantiere in Croazia e a vedersi rifiutare l’ingresso in altri porti italiani.