Movimento 5 Stelle
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Il Movimento 5 Stelle – Gruppo territoriale di Taranto denuncia una nuova emergenza sanitaria e occupazionale che colpisce direttamente Taranto e la sua provincia, legata alla riorganizzazione dei laboratori di analisi privati accreditati al Servizio sanitario nazionale.

Dopo un nomenclatore tariffario con rimborsi inferiori ai costi, già bocciato dal TAR del Lazio, il settore è ora minacciato da un modello organizzativo che favorisce grandi gruppi e multinazionali, mettendo a rischio i laboratori territoriali indipendenti, spesso unico presidio diagnostico nei comuni della provincia jonica.

Il criterio delle 200.000 prestazioni annue per mantenere la contrattualizzazione con il SSN è giudicato arbitrario e privo di valore qualitativo. I laboratori che non raggiungono la soglia sono costretti a entrare in reti d’impresa, come previsto dalla DGR 736/2017. In Puglia la norma sostitutiva entrerà in vigore da gennaio 2026, imponendo di fatto un unico modello organizzativo che rischia di cancellare la sanità di prossimità anche nell’area ionica.

Le conseguenze sarebbero pesanti anche sul territorio tarantino: tagli al personale sanitario e tecnico con 1100 posti di lavoro a rischio tra diretti ed indotto, peggioramento dei servizi per i cittadini con allungamento delle liste d’attesa e trasferimento dei campioni biologici verso hub lontani, con ricadute sulla qualità e tempestività delle diagnosi.

Il M5S Taranto chiede una proroga immediata dell’entrata in vigore della riorganizzazione, almeno fino alla conclusione dell’iter del DDL sulle liste di attesa, che contiene una soluzione strutturale in grado di tutelare occupazione, servizi e sanità territoriale.

Difendere i laboratori di analisi della provincia di Taranto significa difendere il diritto alla salute, l’occupazione qualificata e contrastare la concentrazione del sistema sanitario nelle mani delle multinazionali.