È morto Pippo Baudo. Il volto più iconico della televisione italiana si è spento a Roma nella serata di sabato 16 agosto all’età di 89 anni. La notizia, appresa dall’ANSA da fonti vicine alla famiglia, è stata confermata dal suo storico legale e amico fraterno, l’avvocato Giorgio Assumma.

Nato a Militello in Val di Catania nel 1936, Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, questo il suo vero nome, ha legato il suo volto a decenni di televisione conducendo tredici edizioni del Festival di Sanremo, di cui sette anche come direttore artistico, e programmi che hanno fatto la storia del piccolo schermo: da Canzonissima a Domenica in, da Fantastico a Luna Park.

Il suo esordio risale agli anni ’60 con trasmissioni come Telecruciverba. Una leggenda racconta che la sua carriera decollò quasi per caso: nel 1966, in sostituzione di una puntata del telefilm Le avventure di Rin Tin Tin, la Rai mandò in onda il pilota di Settevoci. La puntata, ritenuta inizialmente inadatta, ottenne invece un clamoroso successo lanciando definitivamente Baudo nel mondo dello spettacolo.

Negli anni ’70 e ’80 arrivarono i grandi varietà, i quiz televisivi e i primi Festival di Sanremo, con ascolti da record: la finale del 1987 superò i 17 milioni di telespettatori, un primato rimasto imbattuto. Dopo una parentesi in Mediaset come direttore artistico di Canale 5, tornò in Rai, di cui divenne anche direttore artistico di Rai 1.

Negli anni ’90 e 2000 continuò a dominare la scena televisiva con trasmissioni di successo e altre edizioni del Festival, fino al 2008. Ha poi continuato ad apparire come ospite e protagonista di eventi speciali, oltre a dedicarsi al teatro e alla scrittura. Nel 2018 pubblicò la sua autobiografia Ecco a voi. Una storia italiana, scritta con Paolo Conti, e l’anno successivo fu celebrato con lo speciale Buon compleanno…Pippo per i suoi 60 anni di carriera.

Negli ultimi anni aveva partecipato a programmi come Amici di Maria De Filippi e Ballando con le stelle, confermandosi fino all’ultimo una figura centrale e rispettata del panorama televisivo italiano. Con la sua scomparsa, la televisione perde il suo “re dei conduttori”, capace di attraversare più generazioni e di lasciare un segno indelebile nella cultura popolare del Paese.

Numerose le reazioni istituzionali alla notizia. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una dichiarazione ufficiale, ha sottolineato “la professionalità, la cultura, il garbo e la straordinaria capacità di interpretare i gusti e le aspettative dei telespettatori italiani”.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato su X: “Ci lascia a 89 anni Pippo Baudo, uno dei più grandi protagonisti della storia della televisione italiana. Il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni, regalando emozioni, sorrisi e momenti indimenticabili. Grazie di tutto”.

Anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha voluto esprimere cordoglio: “Con la scomparsa di Pippo Baudo l’Italia perde uno dei volti più amati e riconoscibili della propria storia televisiva. Uomo di spettacolo e di grande sensibilità culturale, capace di unire generazioni attraverso il linguaggio dell’intrattenimento, ha raccontato il Paese nelle sue trasformazioni”.

Ignazio La Russa, presidente del Senato, lo ha ricordato come “un amico che ha dato lustro, nel mondo dello spettacolo, all’Italia e alla nostra Sicilia”, mentre Lorenzo Fontana, presidente della Camera, ha parlato di “un grande protagonista della televisione italiana”, esprimendo vicinanza ai familiari.