Renato Perrini (foto Todaro/AntennaSud)
Renato Perrini (foto Todaro/AntennaSud)

Il nuovo ospedale San Cataldo accoglierà il primo paziente nel maggio 2026. Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, a margine dell’audizione congiunta delle Commissioni Bilancio e Sanità da lui stesso richiesta per fare il punto sull’avanzamento dei lavori.

Secondo quanto riferito in Commissione, si procederà entro dieci mesi al completamento degli allestimenti interni e alla dotazione delle attrezzature diagnostiche, con il conseguente trasferimento del personale amministrativo e sanitario. Perrini ha sottolineato che i ritardi accumulati nel tempo erano prevedibili e ha ribadito la necessità di trasformare il San Cataldo in un’azienda ospedaliera autonoma, considerata la portata dell’opera.

“La ASL di Taranto, pur con tutta la buona volontà, non può da sola gestire una struttura di queste dimensioni – ha dichiarato Perrini –. È tempo di riflettere sulla governance del nuovo ospedale e non mi arrenderò su questo punto”.

Nel corso dell’audizione, il consigliere ha richiesto all’ingegnere Paolo Moschettini della ASL l’elenco completo dei bandi e dei contenziosi in corso, per verificare se le risorse stanziate risultino sufficienti a coprire i costi residui o se sarà necessario individuare ulteriori fondi.

Perrini ha inoltre rilanciato la proposta di mantenere operativo il pronto soccorso del Santissima Annunziata e di riaprire il pronto soccorso dell’ospedale Moscati, considerata la pressione sanitaria su un territorio segnato dalla crisi ambientale e produttiva.

“La sanità tarantina ha già pagato un prezzo elevatissimo, anche in termini di vite umane – ha aggiunto –. È doveroso che governo nazionale e Regione riservino un’attenzione speciale a questa comunità. Non possiamo affrontare il futuro senza un sistema di emergenza-urgenza all’altezza”.