Televisione: è morto Emilio Fede, aveva 94 anni
È morto a 94 anni Emilio Fede, uno dei giornalisti più noti e controversi della televisione italiana. La sua carriera, iniziata in Rai alla fine degli anni Cinquanta, lo portò alla conduzione e poi alla direzione del Tg1, dove nel 1981 guidò la lunga diretta sul dramma di Vermicino. Passato nel 1989 al gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi, fu il primo direttore di Studio Aperto e dal 1992 al 2012 legò il suo nome al Tg4, che rese uno strumento schierato a favore di Berlusconi e dei suoi governi. Celebre il suo commento emozionato alla vittoria elettorale del 1994: «ha vinto la sua battaglia … quasi contro tutto e contro tutti».
Personaggio divisivo, Fede divenne popolare anche per i numerosi fuorionda rilanciati da programmi satirici come Blob e Striscia la Notizia. La sua carriera fu però segnata anche da vicende giudiziarie, tra cui la condanna definitiva nel 2019 a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione nel processo “Ruby bis”. Negli ultimi anni aveva scontato la pena ai domiciliari e nel 2020 tornò al centro delle cronache per un arresto a Napoli, durante una cena con la moglie Diana de Feo.
Negli ultimi mesi era ricoverato in una residenza per anziani a Segrate, vicino Milano.