Camillo Giannattasio, 57 anni
Camillo Giannattasio, 57 anni

Rischia l’ergastolo Camillo Giannattasio, il ferramenta 57enne di Carosino arrestato dopo la sparatoria in cui ha perso la vita il suo complice, Michele Mastro Pietro, e in cui è stato ucciso il brigadiere dei Carabinieri Carlo Le Grottaglie.

Il Pubblico Ministero di Brindisi, Raffaele Casto, ha richiesto una misura cautelare in carcere per concorso in omicidio volontario, con due aggravanti: l’uccisione di un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni e il fine di commettere una rapina o un sequestro. Due circostanze che, secondo il GIP Simone Orazio, rendono obbligatoria l’ipotesi di ergastolo.

Nell’ordinanza, il giudice respinge l’idea che Giannattasio fosse un semplice accompagnatore inconsapevole di Mastro Pietro. Al contrario, lo descrive come soggetto attivo e armato, probabilmente anche fornitore dell’arma del delitto. Nel garage della sua ferramenta è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale, e la pistola Beretta calibro 7.65 Parabellum, da lui usata e poi abbandonata nell’auto, rappresenta un elemento chiave nell’inchiesta.

Determinante anche la testimonianza del carabiniere sopravvissuto, l’appuntato Costanza Garibaldi, secondo cui Giannattasio, al termine dell’inseguimento, sarebbe sceso dall’auto dirigendosi verso i militari, non tentando affatto la fuga.

Data la gravità del quadro accusatorio, la difesa dell’imputato potrebbe non ottenere l’accesso al rito abbreviato. Il procedimento, dunque, si svolgerà dinanzi alla Corte d’Assise di Brindisi, con l’ipotesi di ergastolo come pena principale.

Il caso ha suscitato profonda commozione nell’Arma dei Carabinieri e nella comunità, ancora scossa dalla morte in servizio del brigadiere Le Grottaglie.