Taranto si mobilita per la manifestazione CGIL “Democrazia al Lavoro”
Si è svolta nella mattinata di martedì 21 ottobre, nel Salone di rappresentanza della Provincia di Taranto, l’Assemblea delle Assemblee della CGIL di Taranto, in vista della grande manifestazione nazionale “Democrazia al Lavoro”, in programma a Roma il 25 ottobre.
Alla riunione, molto partecipata, hanno preso parte i segretari e delegati di tutte le categorie del sindacato confederale, in rappresentanza di lavoratori e pensionati di diversi settori: giustizia, scuola, cultura, metalmeccanica, servizi, commercio, telecomunicazioni, agricoltura e tessile.
“Non si tratta solo di dire no al riarmo - ha dichiarato Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL Taranto -, ma di chiedere al Governo di investire in salari, pensioni, politiche sociali e fiscali. Se è vero, come dice Banca d’Italia, che nella sanità pubblica mancano 28mila medici e 178mila infermieri, non possiamo restare indifferenti di fronte a un sistema che rende impossibile prenotare una TAC o una risonanza magnetica”.
D’Arcangelo ha criticato le scelte del Governo in materia previdenziale: “Avevano promesso di abrogare la Legge Fornero, ma nella nuova Finanziaria si prevede l’innalzamento dell’età pensionabile e pensioni più povere a causa dei nuovi coefficienti di calcolo”.
Il segretario ha poi denunciato l’aumento del carico fiscale che grava sui lavoratori: “Gli italiani hanno pagato con salari e pensioni 24 miliardi in più di extragettito, ma i servizi non sono migliorati. Anzi, 23 di quei 24 miliardi saranno destinati alle spese per il riarmo, come dichiarato dal ministro Giorgetti. È un paradosso: il riarmo lo pagano i lavoratori e i pensionati di questo Paese”.
Nel suo intervento, Gigia Bucci, segretaria generale della CGIL Puglia, ha definito “sordo e miope” l’attuale Esecutivo, accusandolo di ignorare la realtà economica e sociale del Paese: “Il Governo racconta che il lavoro cresce, ma la verità è un’altra. Vediamo ogni giorno lavoratrici e lavoratori che, pur avendo uno stipendio, sono più poveri e non arrivano a fine mese. Anche la Puglia registra livelli di povertà altissimi, aggravati dal mancato rinnovo dei contratti e dalla totale assenza di politiche di welfare”.
La CGIL pugliese e tarantina si prepara dunque a partecipare in massa alla manifestazione del 25 ottobre, con l’obiettivo di chiedere al Governo una svolta sociale che metta al centro il lavoro, la giustizia salariale e i diritti dei cittadini.