M5S: “Tagli UE inaccettabili per l’agricoltura, penalizzato il Sud”

“Una sciagura per l’Italia e un colpo durissimo per la Puglia”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Marco Galante (capogruppo), Rosa Barone, Cristian Casili e Grazia Di Bari, commentano la proposta del nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea 2028–2034, che prevede un taglio del 30% dei fondi destinati alla PAC e alla politica di coesione rispetto alla precedente programmazione.
Secondo il M5S, la drastica riduzione delle risorse europee si tradurrà in conseguenze devastanti per l’agricoltura, la pesca e l’intero tessuto produttivo del Mezzogiorno. “L’Italia rischia di passare da beneficiario a contributore netto, mentre le regioni meridionali, come la nostra Puglia, subirebbero un contraccolpo enorme”, sottolineano i consiglieri.
Una scelta che, denunciano i pentastellati, “mette in ginocchio le aziende agricole pugliesi, interrompe progetti in corso e mina uno dei pilastri economici della regione”. A preoccupare è anche il silenzio del Governo nazionale e del Commissario Raffaele Fitto, a cui viene chiesta una presa di posizione chiara.
Il gruppo consiliare ha quindi annunciato il deposito di una richiesta di audizione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, insieme alle principali associazioni di categoria, per comprendere nel dettaglio l’impatto potenziale del provvedimento europeo sulla Puglia e discutere eventuali misure di risposta.
“Non possiamo restare fermi mentre si sacrificano territori fragili come il nostro Sud, tagliando su settori strategici mentre aumentano spese per difesa e armamenti”, dichiarano i consiglieri. “È urgente che tutti i livelli istituzionali si mobilitino per fermare questa deriva che penalizza i cittadini e mette a rischio un’intera filiera economica”.
Il M5S chiede che la Regione si faccia promotrice di una mobilitazione trasversale, con l’obiettivo di difendere gli interessi del territorio e rimettere al centro dell’agenda europea la coesione e lo sviluppo sostenibile. “Nessuno può far finta di nulla: i tagli annunciati rappresentano uno scempio a cui dobbiamo opporci con forza”, concludono.