Operai Ex Ilva bloccano la statale
Operai Ex Ilva bloccano la statale

I lavoratori dell’Ilva in amministrazione straordinaria rompono il silenzio con una nota durissima, denunciando l’assenza di risposte e l’atteggiamento di istituzioni e sindacati. “Siamo stanchi di essere usati come strumento di propaganda e che si racconti una realtà che non ci appartiene”, si legge nel comunicato.

Dal 2018, i lavoratori in cassa integrazione a zero ore vivono una condizione di precarietà che, con la scadenza dell’accordo il 30 settembre 2025, coinvolge circa 1400 dipendenti. Nonostante ciò, denunciano, “né Governo, né sindacati, né azienda hanno avuto la decenza di convocare un tavolo per affrontare il nostro destino”.

La protesta nasce dal senso di abbandono e dall’assenza di un confronto concreto sul futuro del personale: “Ci chiediamo dov’erano tutti in questi anni. Perché si è arrivati a ottobre senza una soluzione, senza rispetto per chi da anni è sospeso nel limbo?”.

I lavoratori puntano il dito contro quella che definiscono “una narrazione distorta”, fatta di promesse non mantenute e dichiarazioni di facciata: “Non accettiamo più che si parli a nome nostro per coprire responsabilità e silenzi. Il nostro futuro non si gioca sulle pagine dei giornali, né sulle fantasie politiche di chi cerca visibilità”.

La richiesta è chiara: trasparenza e chiarezza. “Siamo pronti a rimboccarci le maniche, a lavorare e lottare, ma pretendiamo rispetto. Pretendiamo risposte. Il tempo degli alibi è finito”, conclude la nota firmata dai Lavoratori Ilva in Amministrazione Straordinaria.