Ex Ilva, Casartigiani: “Decarbonizzazione con tutele per indotto e poteri straordinari a enti locali”
Casartigiani Taranto parteciperà il 12 agosto all’incontro convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per un aggiornamento sull’Accordo di Programma Interistituzionale relativo alla piena decarbonizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Al termine di una riunione straordinaria svoltasi nella propria sede, il Consiglio Direttivo ha ribadito che la sola strada percorribile è la completa ambientalizzazione e decarbonizzazione dei processi produttivi. «Non esistono alternative praticabili – hanno affermato i consiglieri – non si può semplicemente chiudere la fabbrica. Farlo significherebbe abbandonare sul territorio un mostro industriale destinato a rimanere inutilizzato, non bonificato e non riqualificato, con effetti devastanti sul piano ambientale, sociale ed economico».
Secondo Casartigiani, l’obiettivo è trasformare il sito in un modello di transizione ecologica, coniugando innovazione, occupazione e tutela della salute pubblica attraverso investimenti mirati e tecnologie pulite. Alla riunione hanno preso parte il coordinatore regionale Stefano Castronuovo, la direttrice Rosita Giaracuni e i rappresentanti di categoria: Pierpaolo Carabotta (giovani imprenditori), Vincenzo Cosa (Food), Giovanni Cianciaruso (NCC), Antonello Pignatelli (Funebri), Ivano Mignogna (Estetica e acconciatori), Giacinto Fallone (autotrasportatori) e Marisa Scialpi (donne artigiane).
L’associazione si dichiara favorevole alla realizzazione dei quattro forni elettrici previsti, a condizione che il piano sia completato entro otto anni, e sostiene l’introduzione della tecnologia DRI (Direct Reduced Iron). Sul fronte energetico, accetta la presenza di una nave gasiera solo se strettamente necessaria e temporanea, fino al potenziamento della rete Snam.
Casartigiani Taranto sollecita strumenti normativi adeguati, tra cui una Legge Speciale vincolante per garantire la tutela dell’occupazione e delle imprese artigiane della filiera, con una clausola sociale dedicata. Chiede inoltre un piano di compensazioni proporzionate all’impatto del sito ex Ilva, comprendente:
- investimenti e accordo di programma per il potenziamento commerciale del Porto di Taranto;
- misure di detassazione per le PMI e incentivi fiscali per le start-up;
- realizzazione di un centro intermodale del Sud per la logistica;
- potenziamento ferroviario passeggeri e merci, con linea ad alta velocità fino a Taranto;
- attivazione dell’aeroporto di Grottaglie ai voli civili e potenziamento dei collegamenti con Brindisi, Bari e il Basso Salento;
- rafforzamento di infrastrutture universitarie e poli di ricerca.
L’associazione ritiene inoltre essenziale attribuire agli enti locali poteri straordinari di controllo per garantire il rispetto integrale dell’Accordo di Programma. «Non si può ripetere il copione del passato – hanno dichiarato i consiglieri – un nuovo bando non può limitarsi a riproporre le stesse soluzioni già rivelatesi inefficaci. Poiché la gestione sarà affidata a un soggetto privato, è fondamentale che rispetti in modo rigoroso e vincolante tutti gli impegni assunti».
Infine, Casartigiani Taranto ha chiesto un incontro istituzionale con il sindaco Piero Bitetti e il Consiglio Comunale per avviare un confronto strategico sulle esigenze del tessuto produttivo locale.