Taranto, OSS aggredita: UGL Salute chiede pene più severe
L’UGL Salute ha condannato la grave aggressione subita da un’operatrice socio-sanitaria in servizio all’ospedale Santissima Annunziata,di Taranto, colpita e spinta a terra da un familiare di un paziente. Un episodio definito “vile e inaccettabile” che, ancora una volta, mette in luce il clima di crescente tensione e pericolo in cui il personale sanitario è costretto a operare.
“Non possiamo più tollerare che chi dedica la propria vita alla cura e all’assistenza venga aggredito mentre svolge il proprio dovere - ha dichiarato il Segretario Nazionale Gianluca Giuliano sottolineando la necessità di misure immediate ed efficaci da parte delle istituzioni -. Servono presìdi di sicurezza permanenti, formazione specifica e sanzioni certe per chi si rende responsabile di questi atti vergognosi”.
Errica Telmo, segretario provinciale UGL Salute di Taranto, ha espresso solidarietà alla lavoratrice aggredita e ai colleghi del reparto: “Siamo vicini alla collega e a tutto il personale del Santissima Annunziata. L’UGL sarà al loro fianco per tutelare dignità e sicurezza di chi lavora ogni giorno tra mille difficoltà. Ringraziamo le forze dell’ordine per il tempestivo intervento e auspichiamo che il protocollo d’intesa che sarà firmato il 13 novembre in Prefettura includa anche le parti sociali”.
Il sindacato ribadisce che la violenza non può essere considerata un rischio professionale, ma un vero e proprio reato da perseguire con fermezza. Solo un impegno condiviso tra istituzioni, direzioni sanitarie e rappresentanze sindacali potrà restituire ai luoghi di cura la serenità e la sicurezza indispensabili per garantire ai cittadini un servizio sanitario efficiente e umano.