UGL Puglia contro Network Contacts: “La legalità non è un’opinione”
Francesco Russo (UGL Telecomunicazioni): “Illegittimo il cambio di contratto, bisogna rispettare le regole”

“La legalità di un contratto collettivo non è un’opinione”. Con queste parole, l’UGL Telecomunicazioni Puglia replica duramente al comunicato diffuso da Network Contacts, accusando l’azienda di manipolare la realtà dei fatti e di travisare una sentenza che, secondo il sindacato, parla in modo inequivocabile.
Il riferimento è alla recente decisione del Tribunale di Trani, che ha dichiarato illegittimo il passaggio dal CCNL Telecomunicazioni (TLC) al CCNL Business Process Outsourcing (BPO), avvenuto, secondo i giudici, senza il necessario confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto TLC e maggiormente rappresentative.
“Non si tratta di una questione di interpretazioni o di ‘dinamiche tra le parti sociali’ - afferma l’UGL -, ma di rispetto delle regole, legalità nei rapporti di lavoro e riconoscimento della rappresentanza”.
Il sindacato contesta la narrazione aziendale che descrive il CCNL BPO come “più vantaggioso”: “Se davvero fosse stato così, non sarebbe servito imporlo unilateralmente. Sarebbe bastato discuterne con i lavoratori e con i sindacati legittimati”.
L’UGL denuncia inoltre il tono definito “cinico” con cui l’azienda ha comunicato l’impossibilità di riconoscere alcuni trattamenti economici previsti dal BPO a seguito della sentenza: “Questi trattamenti non erano un atto di generosità, ma frutto di un contratto non valido. La responsabilità non è dei lavoratori, ma di chi ha scelto di forzare la mano alla legge e alle relazioni sindacali”.
Il segretario regionale Francesco Russo aggiunge che nulla vieta all’azienda di continuare a riconoscere quei benefici economici, adottando contemporaneamente il CCNL TLC. “Se l’obiettivo è davvero tutelare i lavoratori, lo dimostri con i fatti. Diversamente, resta solo un tentativo di strumentalizzazione.”