Piscina non autorizzata e lavoratori in nero: stop a struttura nel Tarantino
NAS e NIL chiudono una struttura con piscina abusiva e lavoratori in nero nella provincia di Taranto

Nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute nell’operazione “Estate tranquilla 2025”, i militari del NAS di Taranto, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), la Stazione Carabinieri competente, il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto (SISP e SIAN), la Polizia Locale e l’Ufficio Tecnico comunale, hanno eseguito un’ispezione presso una struttura turistico-ricettiva con piscina situata in un comune della provincia di Taranto.
Dall’ispezione è emerso che la struttura, dotata di piscina, camere per gli ospiti e spazi destinati alla somministrazione di cibo e bevande, era stata attivata senza le necessarie autorizzazioni sanitarie e amministrative. Inoltre, è stata rilevata la mancata comunicazione delle generalità degli ospiti alloggiati all’Autorità di Pubblica Sicurezza. Per questa violazione, il legale rappresentante della struttura è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Taranto, ipotizzando la violazione degli articoli 17 e 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (R.D. 773/1931).
Parallelamente, il NIL dei Carabinieri ha riscontrato gravi irregolarità in materia di lavoro: personale impiegato in nero oltre il 10% della forza presente, e l'assenza del Documento di Valutazione dei Rischi, come previsto dal D.Lgs. 81/2008. Di conseguenza, è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
A livello amministrativo, il comune ha ordinato la cessazione immediata dell’attività turistico-ricettiva e dell’uso della piscina, mentre il SIAN dell’ASL di Taranto ha imposto lo stop all’attività alimentare, anch’essa priva delle previste autorizzazioni.
In relazione ai fatti descritti, si ricorda che la persona deferita è da considerarsi presunta innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.