Frecciarossa soppresso, AVS: “Regione sia più incisiva a difesa di Taranto”
“Una nuova stazione serve a nulla se i treni vengono cancellati. Non sono un lusso, ma una necessità per studenti, lavoratori, turismo e imprese”

La soppressione del collegamento Frecciarossa da e per Taranto scatena la protesta di Europa Verde/AVS, che insieme al Comitato Ionico sui Trasporti, a Rosa D’Amato, Antonio Lenti, al coordinatore Gianni Liviano e ai sindacati, rilancia la mobilitazione per difendere il diritto del territorio a collegamenti ferroviari adeguati.
“Questa decisione è inaccettabile perché priva l’intera provincia di uno dei pochi strumenti di connessione diretta con il resto del Paese - afferma Europa Verde/AVS -. Taranto continua a pagare un prezzo altissimo in termini di isolamento infrastrutturale, mentre Bari, Lecce e Brindisi restano centrali nelle politiche di trasporto”.
Secondo AVS, gli investimenti del PNRR rischiano di restare incompiuti: “Una nuova stazione non serve a nulla se i treni vengono soppressi. Le infrastrutture devono essere al servizio della comunità, non solo opere da inaugurare”.
Il movimento chiede il ripristino del Frecciarossa e il potenziamento degli Intercity, fondamentali per collegare Taranto con Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino. “Non sono un lusso, ma una necessità per studenti, lavoratori, turismo e imprese”, sottolineano.
La responsabilità, secondo AVS, ricade sul Governo Meloni, mentre alla Regione Puglia viene chiesto di assumere un ruolo più incisivo nella difesa dei diritti del territorio. Centrale, inoltre, il nuovo Piano Regionale dei Trasporti, che dovrà essere costruito con la partecipazione attiva di sindacati, associazioni, Comuni e forze sociali.
“Taranto merita rispetto e deve uscire da decenni di marginalizzazione. Restituire i treni veloci è un passo fondamentale per garantire sviluppo, occupazione e opportunità”, conclude Rosa D’Amato, commissaria regionale di Europa Verde/Alleanza Verdi e Sinistra.