Al MAP – Museo Archeologico di Pulsano, ospitato nell’ex Convento dei Padri Riformati, è approdato il progetto espositivo “Artworks to Surprise”, un percorso che affianca ai reperti archeologici autentici una selezione di opere artistiche che giocano sul confine tra vero e falso, stimolando il visitatore a interrogarsi sulla veridicità e sul valore della testimonianza materiale.

All’interno delle vetrine del museo restano esposti esclusivamente reperti originali, provenienti da scavi e ritrovamenti effettuati sull’intero territorio di Pulsano, dalla preistoria all’età romana. Accanto a questi, per tutta la durata dell’esposizione, trovano spazio opere contemporanee che riproducono, reinterpretano o ricompongono forme ispirate a idoletti protostorici e sculture antiche. Non si tratta di falsificazioni in senso stretto, ma di oggetti realizzati per omaggiare le vestigia del passato o, in alcuni casi, assemblati utilizzando frammenti originali secondo pratiche diffuse soprattutto nell’Ottocento, quando il restauro archeologico non era ancora codificato e il mercato antiquario favoriva la circolazione di opere riassemblate.

Da questo dialogo nasce l’interazione tra artista e visitatore, chiamato a distinguere il vero dal fasullo e a riflettere sul concetto stesso di autenticità. Il percorso comprende pittura grafica, scultura, video installazioni tridimensionali e postazioni olografiche, oggi riunite in uno spazio espositivo dedicato all’interno del museo.

Il concept “Artworks to Surprise”, ideato dall’artista Massimo Greco, include opere già presentate in precedenti tappe in palazzi storici, ipogei, castelli e fortezze italiane. Tra queste, “Persephone di Mykines”, scultura realizzata con argille raccolte nei pressi di Micene in Grecia, proposta come installazione accompagnata da contenuti multimediali in cui la figura mitologica prende voce e movimento lanciando messaggi di forte attualità. Presente anche “Embryo”, una grande opera interattiva che invita il pubblico a riconoscere l’embrione umano tra quelli di altre specie animali.

Una sala è dedicata al dipinto “La Strega di Oria”, ispirato a uno degli ultimi processi per stregoneria del Settecento, documentato dagli atti del Tribunale del Sant’Ufficio di Oria e analizzato in studi giuridici dell’Università Tor Vergata. Nel percorso trovano spazio anche omaggi a Italo Calvino, con l’opera “Presagio Con Ghigno”, e a Victor Hugo, con “L’Homme Qui Rit”, oltre a installazioni olografiche che animano in 3D reperti archeologici locali e simboli del territorio, alcuni dei quali dispersi nel mondo a seguito di predazioni del secolo scorso.

Il pubblico incontra inoltre le opere di Carmela Mercinelli, madre di Massimo Greco, che raccontano un’evoluzione artistica dal figurativo classico degli anni Sessanta a un più recente espressionismo di forte impatto.

Il progetto si propone come modello di turismo culturale inclusivo e immersivo, finalizzato alla valorizzazione del MAP e dell’intero complesso conventuale, contribuendo al miglioramento dell’offerta culturale del territorio. In accordo con il museo, è prevista anche la realizzazione di un vernissage tematico in cui l’intelligenza artificiale racconterà l’arte dal proprio punto di vista, svelando dettagli inediti spesso trascurati.

L’esposizione “L’arte tra stupore e forza del messaggio” si sviluppa lungo un itinerario che attraversa le sale del museo archeologico, la galleria dell’ex refettorio e il colonnato del chiostro, dove sono collocate ulteriori installazioni. Il percorso sarà fruibile fino al 6 gennaio 2026, con eventi e performance previste durante il periodo natalizio.

📍 MAP – Museo Archeologico di Pulsano, ex Convento dei Padri Riformati

📆 Tour experience fino al 6 gennaio 2026

📞 Info e prenotazioni: WhatsApp 377 094 8143