SAPPE: “Costruire carceri prefabbricate per uscire dall’emergenza”
Donato Capece: “Mattarella ha ragione, servono strutture dignitose”

Il SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) ha espresso gratitudine al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver ricevuto, nella giornata dedicata a San Basilide, una delegazione della Polizia Penitenziaria e per aver posto nuovamente l’accento sulla drammatica situazione delle carceri italiane.
“Il Presidente Mattarella ha dato voce a una realtà insostenibile raccogliendo le istanze di chi, come noi, denuncia da anni le criticità del sistema penitenziario nazionale”, ha dichiarato Donato Capece, segretario generale del SAPPE.
Nella prima metà del 2025, si sono registrati quattro suicidi tra gli operatori penitenziari e trentotto tra i detenuti, numeri che secondo il sindacato testimoniano un quadro di emergenza umanitaria. In particolare, il sovraffollamento e l’inadeguatezza delle strutture sono indicati come fattori determinanti.
Capece ha sottolineato la necessità di costruire nuove carceri, accogliendo l’appello del Capo dello Stato, e ha ribadito la storica proposta del sindacato: ricorrere a carceri modulari prefabbricate. Tali strutture, già realizzate in Paesi come Norvegia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Australia, avrebbero secondo il SAPPE tempi e costi nettamente inferiori rispetto all’edilizia penitenziaria tradizionale.
“Un carcere prefabbricato costa circa 20 milioni di euro e può essere consegnato in meno di due anni. Al contrario, una struttura tradizionale richiede dieci anni e oltre 100 milioni - ha precisato Capece -. Eppure, in Italia, l’edilizia penitenziaria è praticamente ferma e molte strutture chiuse, come quella di Savona, non sono mai state sostituite”.
Il SAPPE ha recentemente dedicato un intero dossier sul tema nella sua rivista mensile, elencando i casi internazionali di successo e le aziende, anche italiane, in grado di occuparsene. Il sindacato chiede ora al Presidente Mattarella di non permettere che i riflettori appena accesi tornino a spegnersi.
“Se è vero che il livello di civiltà di una nazione si misura anche dalle sue carceri, l’Italia ha il dovere di cambiare rotta. Presidente, ci aiuti a rendere le nostre carceri più umane e funzionali. La soluzione esiste, basta volerla adottare”, ha concluso Capece.