Consorzio ASI: CGIL denuncia criticità su servizi di guardiania e pulizie

Dal 1° febbraio, il Consorzio pubblico ASI di Taranto, che include Provincia e Comune di Taranto, i Comuni di Statte e Massafra e la Camera di Commercio di Taranto, ridurrà il monte ore lavorative e gli stipendi di sei dipendenti impegnati nei servizi di portierato, guardiania e pulizie. Lo denunciano le sigle sindacali Funzione Pubblica CGIL e FILCAMS CGIL, che nei giorni scorsi, il 24 gennaio, hanno partecipato a un incontro presso la sede dell’ARPAL (Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro), senza però formalizzare l’accordo per il passaggio di appalto dal contratto delle cooperative sociali a quello multiservizi.
Il nuovo appalto, aggiudicato per il servizio di pulizia e portierato nell’incubatore ASI di Taranto in via del Tratturello Tarantino, entrerà in vigore a febbraio. Gli edifici ospitano da anni numerose imprese nei capannoni ex CISI. Secondo i sindacati, la modifica contrattuale comporterà un peggioramento delle condizioni lavorative per i cinque addetti alla vigilanza e l’addetto alle pulizie, con il passaggio a un contratto multiservizi, considerato meno vantaggioso rispetto a quello delle cooperative.
Riduzioni di orario e tagli agli stipendi
"Già di per sé gli stipendi erano bassi, ma ora saranno ulteriormente ridotti", dichiarano Mimmo Sardelli e Paola Fresi, segretari di FP CGIL e FILCAMS CGIL. "I lavoratori passeranno da una media di 35-36 ore settimanali a sole 25 ore". Questa riduzione, aggiungono i sindacati, avrà ripercussioni anche sui servizi di sicurezza e controllo.
In passato, il personale di guardiania era impegnato nel monitoraggio delle aree perimetrali, lungo i viali e davanti ai capannoni. Con la riduzione delle ore, tali attività verranno limitate, causando, secondo i sindacati, un "grave nocumento per le aziende insediate all’interno del presidio ASI".
Stop alla guardiania notturna
A destare ulteriore preoccupazione è l’eliminazione del servizio di guardiania notturna durante i weekend e nei giorni festivi, nella fascia oraria dalle 00:00 alle 8:00. "Tutta l’area, comprese le imprese che pagano canoni di locazione significativi, rimarrà priva di controllo durante le ore notturne", sottolineano Sardelli e Fresi, facendo riferimento sia all’incubatore che al complesso industriale Resider II.
Appello al Consorzio ASI
I sindacati chiedono al Consorzio ASI di rivedere la decisione, invitando anche le aziende a reagire contro quella che definiscono una rimodulazione del servizio dannosa per lavoratori e imprese. "Non comprendiamo come una committenza pubblica possa accettare di abbassare i parametri contrattuali di lavoratori che, fino a ieri, garantivano servizi essenziali", conclude Sardelli.