“Fermiamo l’Ilva”: mobilitazione cittadina a Taranto entro ottobre

A Taranto si prepara una mobilitazione cittadina con l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione pubblica il futuro della città, a lungo condizionato dall’industria siderurgica. Un gruppo di cittadini si è proposto come promotore di una manifestazione unitaria contro l’Ilva, da organizzare entro la fine di ottobre, con l’intento di dare voce alla popolazione e favorire la partecipazione attiva della comunità.
Secondo gli organizzatori, l’iniziativa nasce dalla convinzione che la città debba “dare finalmente una spallata” a un modello industriale che, oltre ad aver compromesso l’ambiente, ha ostacolato le prospettive di sviluppo economico e sociale del territorio. Già numerose mail di adesione sono giunte all’indirizzo [email protected], a testimonianza dell’interesse crescente.
La prima assemblea organizzativa è prevista per la prossima settimana e coinvolgerà quanti hanno già sottoscritto il manifesto e chi si unirà nelle prossime ore. L’obiettivo è costruire una piattaforma condivisa di rivendicazioni che accompagni la manifestazione.
Il manifesto elenca alcuni punti centrali:
- fermare la produzione del siderurgico, ritenuta causa di gravi danni ambientali e sanitari, come dimostrato dalle evidenze scientifiche e legali emerse negli ultimi anni;
- opporsi al progetto di insediamento a Taranto di una fabbrica di DRI, con annessa nave rigassificatrice e dissalatore galleggiante;
- chiedere alle istituzioni un accordo di programma sul modello Genova, per il fermo degli impianti e la costruzione partecipata di un percorso di fuoriuscita dall’acciaio, accompagnato da nuove opportunità sociali, economiche e occupazionali;
- prevedere strumenti di sostegno ai lavoratori, come uscite anticipate, incentivi all’esodo e riqualificazione professionale finanziata dal JTF;
- destinare risorse a bonifiche radicali del territorio, a investimenti pubblici come forma di risarcimento per la città e a incentivi per nuove attività produttive e di ricerca;
- sottoporre ogni futuro progetto a valutazioni preventive e indipendenti sull’impatto sanitario.
Il documento sottolinea che non esiste un singolo proponente, ma una rete di promotori che vogliono costruire un fronte unitario. Lo slogan scelto è “Uniti si vince”. Per aderire all’iniziativa è possibile scrivere a: [email protected].
