Da sx: Luca De Gaetano (fondatore e presidente), Lorenzo Zitignani (direttore generale) e Silvia Pettinicchio (global strategy director) di Plastic Free Onlus
Da sx: Luca De Gaetano (fondatore e presidente), Lorenzo Zitignani (direttore generale) e Silvia Pettinicchio (global strategy director) di Plastic Free Onlus

Alla quinta sessione dell’Intergovernmental Negotiating Committee (INC-5), il processo negoziale delle Nazioni Unite per un trattato globale giuridicamente vincolante contro l’inquinamento da plastica, i progressi sono stati limitati. Lo segnala Plastic Free Onlus, unica associazione italiana presente a Ginevra come Osservatore, evidenziando come il documento transitorio diffuso confermi le distanze tra i Paesi sui punti centrali.

Le divergenze riguardano, in particolare, la definizione delle plastiche problematiche e prioritarie, l’inclusione delle microplastiche, i meccanismi di finanziamento, soprattutto a favore dei Paesi in via di sviluppo, e l’adozione di obiettivi chiari e misurabili di riduzione e gestione sostenibile. Il testo negoziale, invece di semplificarsi, risulta più lungo e frammentato, con molte opzioni alternative. Preoccupa inoltre la significativa presenza di rappresentanti dell’industria della plastica in alcune delegazioni, che solleva interrogativi sulla volontà di giungere a un accordo ambizioso.

La Global Strategy Director di Plastic Free, Silvia Pettinicchio, ha invitato i delegati a procedere “con coraggio e responsabilità, mettendo da parte interessi di parte per il bene collettivo”. Secondo Pettinicchio, l’assenza di consenso deve spingere a raddoppiare gli sforzi, mantenendo come obiettivo prioritario la protezione del pianeta e delle comunità dalla crisi globale della plastica.

Plastic Free ha rivolto un incoraggiamento particolare alla delegazione italiana, parte della High Ambition Coalition (HAC), che comprende, oltre all’UE, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Norvegia, Svizzera, Messico, Cile e altri Paesi, impegnata a sostenere un trattato forte e vincolante.

Il tempo per definire un testo condiviso è ormai limitato: l’obiettivo di concludere i negoziati entro la fine del 2024 non è stato raggiunto e ulteriori ritardi potrebbero compromettere l’adozione di un accordo efficace per fermare l’inquinamento da plastica.