Giuseppe Fiusco
Giuseppe Fiusco

”Sulla vertenza ex Ilva si continua a giocare sulla pelle dei lavoratori per convenienza politica. Serve serietà e responsabilità da parte di tutti: Governo, Regione, Comune e sindacati”. È quanto afferma Giuseppe Fiusco, rappresentante di Fortemente Liberi, in merito alle recenti dichiarazioni diffuse dal Comune di Taranto e dalle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm al termine dell’incontro del 15 ottobre scorso.

“Non posso non notare come ancora una volta si preferisca utilizzare la questione per attaccare in modo pretestuoso il Governo Meloni, come se la situazione attuale fosse colpa esclusiva dell’esecutivo - dichiara Fiusco -. È un copione già visto: quando si rischiano consensi, si scaricano le responsabilità su Roma. In realtà, qualsiasi governo si troverebbe oggi nelle stesse condizioni: la storia della vertenza lo dimostra, nessun governo è riuscito a risolverla, trattandosi di una delle questioni industriali più complesse d’Europa“.

Secondo Fiusco, la transizione dell’ex Ilva richiede “investimenti enormi, risorse e scelte coraggiose che nessuno può affrontare con una bacchetta magica o con un comunicato stampa”.

“Il Governo Meloni è l’unico ad aver fissato regole rigide per avviare la decarbonizzazione del sito di Taranto, assumendosi responsabilità che altri, in passato, hanno rimandato”, aggiunge.

Il rappresentante di Fortemente Liberi critica inoltre la Regione Puglia per non aver mai attivato concretamente gli screening sanitari per i lavoratori: “Già in passato avevo chiesto, all’allora assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, una campagna di controlli periodici sullo stato di salute dei lavoratori dell’ex Ilva. Ricevetti disponibilità verbale, ma nessun seguito concreto. Ora, alla vigilia delle elezioni regionali, si torna a parlare di salute per fare propaganda, ma i tarantini non sono ingenui: sanno che la sanità è di competenza regionale e che negli ultimi dieci anni poco è stato fatto”.

“Prima di invocare la tutela dei lavoratori la Regione dovrebbe spiegare perché non ha mai attivato i controlli dovuti. Parlare di salute solo quando serve alla propaganda è un insulto a chi ogni giorno rischia in prima persona. Taranto ha bisogno di azioni concrete, non di scaricabarile: solo smettendo di fare propaganda e iniziando a collaborare per davvero si potrà realizzare la transizione ecologica e industriale della città”, conclude Fiusco.