(Di Lorenzo Ruggieri) Un uomo di 60 anni, residente nella provincia di Taranto, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata, minacce e percosse nei confronti di una donna affetta da parkinsonismo. Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Taranto, l’incubo per la vittima sarebbe durato mesi, fino alla denuncia presentata lo scorso luglio.

Dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal GIP Rita Romano, emerge che l’uomo e la presunta vittima si erano conosciuti nell’agosto 2023 tramite un conoscente comune. Quella che inizialmente sembrava una normale frequentazione si sarebbe presto trasformata in un contesto di abusi fisici e sessuali.

La donna ha riferito agli inquirenti di essere stata più volte colpita con schiaffi o oggetti, come uno stappa bottiglie, e minacciata con un taglierino per costringerla a rapporti sessuali. In alcune occasioni, dopo aver bevuto una bibita offertale dall’uomo, si sarebbe risvegliata in stato confusionale e con gli abiti in disordine. Secondo gli investigatori, l’indagato avrebbe miscelato alla bevanda i farmaci utilizzati dalla donna per la sua patologia, inducendola all’incoscienza per poi abusarne.

L’uomo avrebbe anche registrato i rapporti sessuali contro la volontà della vittima, minacciando di diffondere i video sui social qualora avesse rifiutato ulteriori prestazioni. Dopo aver interrotto la frequentazione, la donna lo avrebbe incontrato nuovamente per strada e, di fronte a uno sguardo intimidatorio e frasi minacciose, avrebbe avuto un attacco di panico.

Il fascicolo è stato affidato al Pubblico Ministero Marzia Castiglia, che ha richiesto la misura cautelare. Il GIP, rilevando il pericolo di reiterazione del reato, ha disposto i domiciliari, eseguiti ieri dalla Squadra Mobile della Questura di Taranto.