Difesa, CISL FP: “Pochi posti in Puglia, penalizzate Taranto e Brindisi”

Il nuovo Bando di Progressioni Verticali del Ministero della Difesa assegna alla Puglia soltanto 4 posti, contro i 79 destinati al Lazio. Una distribuzione giudicata squilibrata e offensiva dalla CISL FP Taranto Brindisi, che denuncia la marginalizzazione di territori strategici come Taranto e Brindisi, cruciali per la flotta militare italiana.
“Questa decisione offende la dignità dei lavoratori e sminuisce l’importanza degli enti dell’Area Tecnico-Industriale della Difesa, fondamentali per lo sviluppo professionale e l’occupazione locale” sottolinea Umberto Renna, segretario territoriale.
Non è il primo episodio contestato: Renna ricorda il concorso per 315 posti all’Arsenale di Taranto, che per le modalità di gestione ha lasciato scoperti oltre 160 posti di lavoro, oltre ai ritardi nell’assegnazione di 80 posti da Funzionario a livello nazionale, mai attribuiti al personale interno. Una situazione che ha spinto molti lavoratori a cercare trasferimenti in altre amministrazioni.
Secondo il sindacato, la ripartizione attuale dei posti è frutto di una lettura errata delle tabelle organiche del personale civile, aggravata dal conteggio improprio del personale ex militare, che per legge transita “extra-tabella” e non dovrebbe incidere sulla disponibilità dei posti.
La denuncia riguarda anche l’assenza di attenzione verso la Legge 244/2012, che nel solo territorio ionico ha comportato la cancellazione di oltre 2.000 posti di lavoro.
“Non accetteremo quest’ennesimo fallimento – conclude Umberto Renna –. Ci opporremo a decisioni miopi che minacciano giustizia e dignità dei lavoratori. Taranto è un pilastro strategico per la difesa nazionale. Serve l’impegno di tutte le istituzioni per salvaguardare economia e occupazione locale, garantendo così la piena efficienza delle unità navali, essenziali per il futuro di questa comunità”.