Crisi idrica siccità
Crisi idrica siccità

La provincia di Taranto è alle prese con una crisi idrica sempre più frequente e preoccupante. A lanciare l’allarme è Marco Galante, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che ha partecipato, insieme alle consigliere Rosa Barone e Grazia Di Bari, all’audizione sulla questione in Commissione per l’emergenza idrica.

Secondo Galante, non è più il momento di cercare responsabilità pregresse: “La crisi era prevedibile, perché le emergenze idriche si ripetono con intervalli sempre più brevi. Ora occorre agire con decisione: realizzare nuovi invasi, vasche di accumulo per l’acqua piovana e utilizzare i reflui affinati come avviene in altri Paesi europei”.

Il consigliere ha ricordato come le grandi opere idriche nel Mezzogiorno risalgano agli anni ’70, sottolineando l’abbandono del Sud nei decenni successivi. “Attualmente in Puglia sono attivi sette impianti di affinamento dei reflui, con altri 38 pronti a partire. Per anni gli agricoltori hanno rifiutato l’acqua affinata, frenando gli investimenti su queste infrastrutture”, ha spiegato.

La situazione è aggravata dal blocco della condotta che dalla Basilicata avrebbe dovuto garantire l’approvvigionamento idrico alla Puglia. L’interruzione, causata da una frana, ha impedito l’arrivo di acqua fondamentale per l’avvio della stagione irrigua nel Tarantino. “I lavori sarebbero dovuti terminare mesi fa, ma continuano le proroghe e oggi non esiste nemmeno una data certa per il completamento”, denuncia Galante.

Le conseguenze sono evidenti nei campi: gli agricoltori, soprattutto nella zona della Vasca 10 del consorzio unico a Ginosa, sono allo stremo. Le autorità stanno tamponando l’emergenza grazie al lavoro congiunto di Consorzio, assessorato regionale all’Agricoltura, Acque del Sud e Acquedotto Pugliese. Tuttavia, Galante ribadisce che i Comuni devono segnalare tempestivamente i guasti agli impianti di irrigazione per evitare ulteriori sprechi d’acqua.

Il Prefetto di Taranto ha convocato una nuova riunione per affrontare la questione, mentre il M5S conferma la propria volontà di collaborare in modo trasversale: “I cittadini e gli agricoltori non sono soli. Stiamo lavorando insieme, senza bandiere, per affrontare un’emergenza che non ammette più rinvii”.